di F.T.
Tutto è partito da un semplice controllo da parte della Polizia stradale nei pressi del casello di Orvieto. E ora, dopo l’arresto eseguito venerdì mattina a Napoli dagli stessi agenti, la vicenda potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Sul punto, al momento, il riserbo degli inquirenti è massimo.
La vicenda Lo scorso dicembre una Bmw di grossa cilindrata, risultata noleggiata in Germania e con due persone a bordo, è stata fermata lungo l’A1 dagli uomini della Polstrada di Orvieto, coordinati dal dirigente Stefano Spagnoli. Dal controllo, se si eccettuano i numerosi precedenti a carico di entrambi e alcuni dettagli sospetti, non erano emerse particolari irregolarità.
Indagini e riscontri L’attività della polizia non si è però fermata lì, visto che le informazioni raccolte sono servite ad avviare un’attività info investigativa che ha accertato come il mezzo fosse stato noleggiato attraverso una carta di credito clonata. E non solo, visto che i documenti esibiti agli agenti all’atto del controllo sono poi risultati falsi. Infine è emerso come l’auto, in seguito, non sia mai stata restituita alla società di noleggio tedesca.
L’arresto Gli elementi raccolti dagli inquirenti sono bastati al gip del tribunale di Terni per far arrestare un 30enne napoletano, il conducente del mezzo, e disporre contestualmente tre perquisizioni domiciliari eseguite sempre mercoledì a Napoli dagli uomini della Polstrada di Orvieto. L’uomo si trova ora in carcere a Poggio Reale per i reati ipotizzati dalla procura ternana: ricettazione, appropriazione indebita e truffa compiuta in concorso con soggetti ignoti. Almeno per il momento.