Orvieto, sgominata la ‘banda dei furgoni’

Tecnica mordi e fuggi per il gruppo della Campania. Polizia e carabinieri hanno denunciato tre responsabili dei furti

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La chiamavano ‘la banda dei furgoni’ perché erano specializzati nei furti su auto-van e furgoni a bordo dei quali rubavano attrezzature e strumenti da lavoro. Ora, dopo mesi di indagini da parte degli investigatori del commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto e dei carabinieri della locale Compagnia – coordinati rispettivamente dal vice questore Antonello Calderini e dal capitano Giuseppe Viviano -, tre persone, tutte residenti in Campania, sono state denunciate alla procura di Terni per concorso in furto aggravato e ricettazione.

Antonello Calderini, dirigente commissariato Orvieto

Il modus operandi

Sotto la lente degli investigatori ci sono finiti una serie di furti – consumati e tentati – commessi ad Orvieto e nei territori limitrofi nei mesi scorsi. Nel corso delle indagini è emerso che la banda, per non farsi scoprire, usava la tecnica del ‘mordi e fuggi’: partivano dalla Campania, uscivano al casello autostradale di Orvieto, individuavano i furgoni o le auto-van parcheggiate in strada, le scassinavano e poi tornavano in autostrada per fare rientro nelle loro case in Campania. Il tutto in brevissimo tempo, in modo da restare nel territorio orvietano il meno possibile, senza basisti e senza contatti con il territorio.

L’arresto

La svolta nelle indagini è arrivata qualche mese fa quando nel corso di uno di questi raid, un’auto che alle 3 di notte stava raggiungendo il casello di Orvieto con a bordo della refurtiva di un furto consumato poco prima, era stata intercettata da una pattuglia della squadra Volante del commissariato orvietano. Il conducente era stato arrestato, il complice identificato e la refurtiva recuperata. Le indagini, partite da Orvieto, si sono poi allargate ad una serie di furti accaduti anche nelle province limitrofe.

Giuseppe Viviano, comandante Compagnia Orvieto

Il ‘pendolarismo criminale’

«In questo quadro – spiegano dalla questura di Terni – è stata proficua la collaborazione tra il commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto e il comando Compagnia di Orvieto dell’Arma dei carabinieri. Ora alla lista delle persone identificate si sono aggiunti altri tre nomi, alcuni con precedenti specifici, tutti residente in provincia di Napoli. Il ‘pedolarismo criminale’ sul territorio si conferma un fenomeno favorito dalle vie di comunicazione come il casello autostradale e la stazione ferroviaria che consentono ai malintenzionati provenienti da altre zone di raggiungere con facilità il comprensorio orvietano, colpire e poi fuggire con rapidità rendendo difficoltose le indagini. Questa volta, grazie al lavoro ed alla professionalità delle forze di polizia di Orvieto, il meccanismo non ha funzionato».

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