Ospedale di Foligno pronto all’emergenza

Il San Giovanni Battista si inserisce nella rete Covid-19 con un piano complessivo di potenziamento dei posti letto di terapia intensiva

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L’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, che sta già fornendo risposte significative nella gestione dell’emergenza sanitaria, è pronto a rimodulare e potenziare ulteriormente i servizi impegnati in prima linea per sconfiggere il nemico invisibile e garantire cure e risposte adeguate agli assistiti.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Foligno può diventare un ospedale misto Covid e non Covid

Per rendere immediatamente operativo quanto previsto dall’ordinanza n. 9 del 23 marzo firmata della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, che inserisce la struttura ospedaliera di Foligno nella rete Covid-19 con un piano complessivo di potenziamento dei posti letto di terapia intensiva, la Usl Umbria 2 ha tenuto martedì una riunione tra la direzione sanitaria aziendale, la direzione medica del presidio ospedaliero e i responsabili dei dipartimenti e strutture complesse coinvolte nella riorganizzazione del San Giovanni Battista. Nel corso dell’incontro il direttore sanitario della Usl Umbria 2 Camillo Giammartino ha posto la necessità di attuare le indicazioni regionali in tempi rapidissimi. Il piano regionale prevede che Foligno diventi un ospedale misto Covid e non Covid per supportare la rete di intervento umbra in questa condizione di emergenza sanitaria.

Acquisire nuovi apparati, personale ed effettuare modifiche strutturali

Luca Sapori, direttore sanitario dell’ospedale di Foligno, ha garantito tutto il supporto necessario sottolineando l’importanza di procedere bene e rapidamente. Il direttore sanitario aziendale farà tutto il necessario per acquisire nuovi apparati, personale ed effettuare le modifiche strutturali che saranno richieste. L’ospedale di Foligno, per spazi, dotazione tecnologica e professionalità, è perfettamente in grado di affrontare questa sfida. La conferma arriva dai direttori dei dipartimenti e delle strutture complesse. Il responsabile della medicina interna Lucio Patoia ha sottolineato come sia già attiva, per i casi da diagnosticare, in una parte isolata ed in sicurezza della medicina, una specifica sezione collegata direttamente al pronto soccorso e quindi sarà agevole trasformare questo spazio in area Covid. Anche Giuseppe Calabrò, responsabile del 118, Pronto soccorso e della medicina d’urgenza, ha evidenziato come l’organizzazione di filtro e di primo intervento nei casi Covid sia ben rodata per cui non ci saranno, anche in questo caso, particolari problemi se il flusso di pazienti si manterrà costante.

Pneumologia, anestesia, terapia intensiva

Le strutture di pneumologia, anestesia, terapia intensiva e rianimazione avranno anch’esse un ruolo chiave nella gestione dell’emergenza sanitaria con lo staff del responsabile della pneumologia Francesco Merante fortemente impegnato a collaborare al progetto considerata l’importanza delle patologia polmonare associata all’infezione virale e con la responsabile di anestesia e rianimazione Liliana Lentischio che ha raccolto la piena disponibilità della direzione aziendale e ospedaliera ad acquisire ulteriori apparati, prevedere alcuni adattamenti strutturali e implementare la dotazione organica per garantire l’attività in due rianimazioni distinte Covid e non Covid. Gli anestesisti Alvaro Chianella e Giammichele Nicoletta, in questo senso, collaboreranno all’implementazione pratica del progetto.

Chirurgia, neurologia, Stroke Unit e neuroriabilitazione

La riorganizzazione e la rimodulazione dei servizi ospedalieri investe anche la chirurgia che dovrà limitare alle urgenze gli interventi presso l’ospedale di Foligno e spostare l’attività chirurgica non differibile presso l’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, come proposto dal responsabile del dipartimento di chirurgia Luigi Mearini. Il direttore del dipartimento di riabilitazione Mauro Zampolini ha affermato che la neurologia, la Stroke Unit e la neuroriabilitazione assicureranno l’attività usuale per i casi urgenti vista l’importanza di garantire la continuità di cura anche delle condizioni patologiche non Covid. Tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza della sicurezza dei pazienti e degli operatori convenendo di mettere in atto tutti gli sforzi per questi obiettivi. In tal senso il direttore sanitario della Usl Umbria 2 ha garantito il massimo impegno per acquisire il numero necessario di dispositivi di protezione.

Un ulteriore sforzo

Anche la cardiologia – emodinamica diretta da Maurizio Scarpignato è organizzata sia per garantire le attività ordinarie che per garantire l’assistenza sia interventistica che di degenza per pazienti potenzialmente infetti. Rimarranno comunque aperti tutti i reparti ospedalieri: ostetricia e ginecologia, pediatria, gastroenterologia, oncologia, emodialisi, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, Spdc. All’ospedale di Foligno, già preparato ad affrontare l’emergenza Covid fin dalla scorsa settimana, viene ora richiesto un ulteriore sforzo. Professionisti e strutture sono pronti ed hanno garantito una forte collaborazione per assicurare diagnosi e trattamento adeguati alle persona affette dall’infezione virale.

Invito alla popolazione

La Usl Umbria 2 coglie l’occasione per invitare la popolazione a stare in casa e seguire con rigore e massima attenzione le misure e le indicazioni per il contenimento della diffusione del virus. Si raccomanda quindi di stare in casa, di non muoversi e in caso di necessità contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale, i medici del servizio di continuità assistenziale o il numero verde regionale 800.63.63.63. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito web istituzionale della Usl Umbria 2.

 

 

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