Ospedale Terni, si dimette anestesista. Perenne affanno: tre proroghe inderogabili

Doppio provvedimento dell’azienda ospedaliera: costante difficoltà per anestesia/rianimazione. Tre incarichi a partita Iva fino a tutto il 2022

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di S.F.

Anestesia e rianimazione del Santa Maria di Terni, l’affanno – più volte denunciato nei confronti pubblici in commissione consiliare, l’ultimo quello con l’assessore regionale Luca Coletto – prosegue. Anche perché c’è chi ha deciso di dimettersi: si tratta di un dirigente medico del viterbese (S.G.) che saluterà formalmente il Santa Maria dal 1° ottobre 2022. Era stata assunta a tempo indeterminato in avvio di 2020. Le dimissioni sono state presentate lo scorso giovedì. Intanto scattano tre proroghe contrattuali per liberi professionisti.

IL MAXI CONFRONTO IN COMMISSIONE CON L’ASSESSORE COLETTO

Foto archivio

Le proroghe inderogabili

Nel contempo invece si è sviluppata un’altra situazione per tre medici anestesisti – Rocco Francesco Cavallo, Luigi Rinaldi e Roberta Riccardi – attualmente attivi nel nosocomio ternano: per loro c’è la proroga fino a tutto il 2022 degli incarichi a prestazione occasionle (partita Iva) per un valore complessivo di 175 mila euro. Motivo? « Le conferme in servizio sono ritenute dalla direzione sanitaria – si legge nel dispositivo –  inderogabili ed assolutamente non posticipabili, in considerazione della necessità inderogabile di assicurare le attività di emergenza ed urgenza e di garantire il pubblico servizio, il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e la regolarità dei turni di lavoro, visto il persistere di esigenze di contrasto del diffondersi dell’infezione da coronavirus, la necessità di recuperare attività postergate e l’opportunità di non gravare sulle strutture dedicate in caso di cessazioni non programmate di personale». Tetto di spesa rispettato e semaforo verde.

GENNAIO 2022, IL COSTANTE SOS PER GLI ANESTESISTI

Il decreto e la carenza di medici

Il loro incarico scadeva in origine lo scorso 31 maggio. Il Santa Maria può agire in questo modo basandosi sul decreto 228 del 30 dicembre 2021: dà la possibilità di ricorrere ad incarichi temporanei preservando «la necessaria capacità operativa e di pronta reazione dell’azienda durante la fase di progressivo rientro nell’ordinario». Il successivo Dl 24 del marzo 2022 – provvedimento Covid – il termine di efficacia delle disposizioni arriva fino al 31 dicembre 2022. Ed ecco che scattano le proroghe. C’è anche il richiamo all’input della Regione datato dicembre per adottare tutte le misure per il potenziamento degli organici utile alla salvaguardia dell’operatività delle strutture. Questo passaggio avviene in attesa della «copertura definitiva dei relativi posti, al fine di garantire il regolare svolgimento delle sedute operatorie necessarie per le attività chirurgiche di ogni specie e lo smaltimento delle lunghe liste di attesa (come anche richiesto
urgentemente dalla Regione), considerata la permanente carenza di medici anestesisti, nonostante l’espletamento del concorso ed il completo utilizzo della relativa graduatoria».

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