«Ospedale Terni, il project financing è soluzione efficace»

Sara Francescangeli parla della visita del ministro della Salute e invita a una riflessione sulle modalità migliori per il nuovo nosocomio

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di Sara Francescangeli

Ho seguito con immenso imbarazzo l’intervista lampo fatta al Ministro della Salute, dopo la visita ‘elettorale’ di mercoledì all’ospedale di Terni. Al pari del collega Sangiuliano, che si sarebbe interessato dell’acquisto di un palazzo già pubblico, il ministro pareva non conoscere minimamente i problemi dell’ospedale di Terni e, come lui, pareva ignorarli il presidente della commissione Salute del Senato. Nessuno dei due sapeva o pareva sapere che la Regione attende da mesi la risposta del ministero sui 95 posti letto per la clinica privata (convenzionata) di Terni. Così come ho trovato gravemente impreparati tutti, presidente Tesei compresa, sui tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Terni che, gentilissima presidente, sappiamo da anni essere necessario. Io non so come sarà realizzato il nuovo ospedale della mia città e, di questo passo, non so neanche se sarà mai realizzato. So però, perché mi piace studiare prima di parlare, che con il projet financing da qui ad un anno potrebbero partire i lavori ed essere conclusi in breve tempo, così come è stato con il PalaTerni. Con le procedure tradizionali rimarremmo, invece, impantanati per decenni come per l’ospedale di Narni-Amelia. A tal proposito mi preoccupa anche l’interesse e l’entusiasmo del candidato sindaco Masselli per la realizzazione dell’ospedale di Narni-Amelia. Non capisco neanche la tanta avversione del professor Kenny alla finanza di progetto o la confusione un po’ ‘populista’ che il dottor Fiorelli fa tra costruzione, ad opera dei privati, e gestione. Professor Kenny: a Roma il termovalorizzatore sarà realizzato, con la piena soddisfazione dell’ex ministro Pd Gualtieri, con la finanza di progetto. Perché a Terni la corrente ‘sanità’ si oppone alla realizzazione del nuovo ospedale? La finanza di progetto è uno strumento che si è rivelato molto efficace, i costi per la collettività sono molto più alti se pagati in termini di mancanza di sevizi e strutture per decenni. Si pensi ad esempio al mattatoio, abbattuto e mai più realizzato, agli allevatori ternani costretti ad andare a Massa Martana…

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