PalaTerni e mercato, manca ancora ‘quadra’

Interlocuzioni e lettere tra il Comune e Confcommercio per cercare di risolvere la situazione degli operatori ortofrutticoli: il tempo stringe

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di S.F.

Tutto liscio o quasi – leggasi vicenda eternit – per gli immobili di proprietà comunale, meno per le altre. Il tempo stringe e se da un lato l’amministrazione ha firmato gli atti per la demolizione del mattatoio, dell’officina della direzione mobilità, degli edifici al Foro e delle recinzioni, dall’altro è ancora in piedi la ‘trattativa’ con gli operatori del mercato ortofrutticolo: come noto l’asta per i lotti in strada di Tavernolo è andata deserta e le spese legate all’abbattimento delle attuali strutture spetta a loro. A lungo è stato il nodo principale e ora il focus è su altro. Siamo a fine aprile e il caso non è ancora definito.

VIA LIBERA ALLE DEMOLIZIONI
L’ASTA DESERTA PER IL NUOVO MERCATO

La zona individuata per il mattatoio e il mercato

La missiva, le condizioni e la risposta

Lo scorso 20 aprile dalla Confcommercio è partita una lettera diretta agli assessori Orlando Masselli (bilancio) e Stefano Fatale (commercio), nonché alle cinque società – c’è chi non è coinvolto in quanto non proprietario del box, ma comunque deve trovarsi una soluzione per il prosieguo dell’attività – in ballo. In sostanza è stato chiesto del tempo per rispondere alle sollecitazioni del Comune in merito all’eventuale trattativa privata per l’assegnazione dei lotti alle condizioni economiche/finanziarie rispetto a quelle del bando (concessione 18 anni, canone di 7.200 euro) e, in eventuale presenza di migliorie realizzate, l’applicazione di una sospensione del canone per i primi due anni con il resto spalmato sugli altri 16. Mercoledì è arrivata la risposta e nei prossimi giorni è atteso un confronto per capire come uscirne tenendo a mente il poco tempo rimasto: c’è la disponibilità a portare avanti il confronto sulla nuova struttura vicino al centro di finitura Ast. «Bisogna vedere fino a che punto il Comune vuole venirci incontro», fa sapere uno degli operatori sulla vicenda. «La concessione è in mano a Salini, le nostre sono scadute. Noi abbiamo necessità di avere continuità del lavoro e rischiamo di perdere la clientela. C’è anche chi arriva da fuori regione».

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Maria Bruna Fabbri

A caccia della via d’uscita

A seguire per Confcommercio la situazione è l’ex assessore del Comune Maria Bruna Fabbri: «Ci sono delle trattative in corso tra Comune e i mercatali. La questione – sottolinea – non è definitvamente chiusa. Loro devono sostenere sia i costi della demolizione che una parte dell’investimento per la nuova struttura: su questo si sono sviluppate interlocuzioni». Fatale è ottimista: «Ci hanno risposto e mi auguro che si possa chiudere nel più breve tempo possibile. Si sono resi disponibili a parlare in virtù di ciò che era il bando: nei prossimi giorni l’ufficio patrimoni prenderà accordi». Masselli mette in evidenza invece «come in realtà il problema finora era quello demolizioni, c’era stata resistenza, poi hanno trovato una strada giusta dal punto di vista economico per farlo. Noi dobbiamo cercare di accelerare nell’interesse di tutti». Il tempo stringe. E di mezzo c’è anche il rallentamento causa covid-19.

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