Terni, asta deserta per mercato ortofrutta

Trasferimento dal Foro Boario in strada di Tavernolo: nessuno si è fatto avanti per la concessione dei lotti. Possibile riapertura delle trattative. Opposizione scatenata

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di S.F.

Era l’esito più scontato e la sorpresa non c’è stata. L’asta pubblica per l’assegnazione dei cinque lotti legati al trasferimento del mercato ortofrutticolo – necessario per la realizzazione del palasport al Foro Boario – in strada di Tavernolo è andata deserta: seduta veloce a palazzo Spada martedì mattina e giochi chiusi. Il dirigente alle attività finanziarie Claudio Carbone ha firmato il verbale poco prima delle 10.

I DETTAGLI DEL BANDO

La zona individuata per il mattatoio e il mercato

Cosa prevedeva

Il bando prevedeva una base d’asta annua di 7.020 euro – i lotti sono da 250 metri quadrata l’uno con ingresso diverso rispetto al futuro mattatoio comunale – ed una cauzione provvisoria di 25 mila 272 euro per 18 anni di concessione. Non c’è stata nemmeno un’offerta per un singolo lotto: «Il concorrente che partecipa – la specifica del Comune – lo fa nella piena consapevolezza che la procedura potrebbe non andare a buon fine e ciò in ordine all’effettiva costruzione dell’edificio; è perciò edotto delle particolari condizioni poste dall’amministrazione e rinuncia a sollevare eccezioni nell’ipotesi in cui non si giunga alla costruzione effettiva dell’immobile». Da ricordare che la gara sarebbe stata dichiarata deserta in caso di mancata assegnazione di quattro lotti su cinque. È andata anche peggio.

FEDAGROMERCATI, RICHIESTA MORATORIA E CRITICHE

A destra l’avvocato Umberto Segarelli

E ora? Rischio non realizzazione

Nei giorni scorsi sul tema era intervenuto il presidente nazionale di Fedagromercati, Valentino Di Pisa, per chiedere una moratoria – missiva ufficiale inviata in Comune – rispetto alle tempistiche, mettendo oltretutto in risalto le criticità del bando. Nulla di fatto. Ora toccherà all’avvocato Umberto Segarelli, colui che segue gli interessi degli operatori, capire se e come riaprire le ‘trattative’ con palazzo Spada. Chiaro che non c’è alcuna intenzione di mollare sulla realizzazione della struttura. «Evidentemente il capitolato – il commento di Alessandro Gentiletti di Senso Civico – era eccessivamente penalizzante. A maggior ragione va ripetuto, con condizioni diverse, da negoziare con le associazioni di categoria, per consentire l’insediamento e il mantenimento di queste attività commerciali». La certezza è la demolizione si avvicina delle strutture esistenti si avvicina.

Angeletti, Gentiletti e Pasculli

«Ennesimo capitolo fallimentare»

Sulla stessa linea il capogruppo M5S Federico Pasculli, quello del Pd Francesco Filipponi e l’esponente di Terni Immagina Paolo Angeletti: «Esprimiamo – la nota congiunta con il collega di SC – profonda amarezza per l’ennesimo capitolo fallimentare di questa amministrazione. Anche il bando per il trasferimento del mercato generale è andato deserto a causa di condizioni penalizzanti, non frutto di concertazione e confronto con le associazioni di categoria. Chiediamo che sia ripetuto dopo un serrato confronto con le associazioni rappresentative. Questo dilettantismo amministrativo sta soffocando la città. Una città che sta pagando a caro prezzo un sindaco e una amministrazione totalmente assenti, autoreferenziali, arroccati soltanto nella gestione del potere, inadeguati e preoccupati soltanto di come vendere patrimonio pubblico. Le principali vertenze sono lasciate a loro stesse. La situazione della Treofan, dello stabilimento dell’acqua Sangemini, dell’Ast e delle altre realtà imprenditoriali, si svolgono nel disinteresse totale. La nostra città deve tornare essere il cuore pulsante del territorio, il perno centrale della provincia e dell’area vasta che va costruita. Chiederemo nella conferenza dei presidenti di oggi un consiglio comunale aperto all città, con il coinvolgimento delle maestranze, delle forze sindacali, delle associazioni di categoria, per discutere della città e del suo sviluppo economico, ad oggi completamente dimenticato dalla maggioranza di governo».

L’AREA INDIVIDUATA PER MATTATOIO E MERCATO ORTOFRUTTA

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