Da Atc a TerniReti, maxi indennizzo

Il Comune definisce i passaggi di proprietà superficiari per aviosuperficie e parcheggio ‘Rinascita’: 3,6 milioni di euro di insinuazione in massa passiva. Focus anche sugli hangar

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di S.F.

Una serie di provvedimenti scattati nel dicembre 2015 e che ora, a quattro anni di distanza, vengono ultimati per poter completare le procedure di liquidazione dell’Atc parcheggi srl e dell’Atc servizi S.p.A. Si tratta dei passaggi di proprietà di dotazioni, reti e dotazioni patrimoniali/strumentali a TerniReti srl in merito al parcheggio ‘San Francesco’ e all’aviosuperficie ‘Alvaro Leonardi’: una delle conseguenze è l’insinuazione in massa passiva – Organo straordinario di liquidazione – di 3,6 milioni di euro come indennizzo.

Il parcheggio

Le proprietà

Tutto nasce il 23 dicembre 2015 quando fu sottoscritto un accordo tra il Comune e TerniReti per l’affidamento dei servizi ausiliari al traffico ed alla mobilità, con il coinvolgimento del parcheggio coperto ‘Rinascita-San Francesco’ e dell’aviosuperficie. Secondo step: nel luglio 2016 l’esecutivo guidato da Leopoldo Di Girolamo approvò il documento per la messa a disposizione di impianti e dotazioni dall’Atc parcheggi srl (in liquidazione) allo stesso Comune e, contestualmente, l’affidamento in gestione a TerniReti. Stesso passaggio per il ‘Leonardi’ con la sola differenza che in questo caso c’era di mezzo la Atc servizi S.p.A. (in liquidazione). Tutto quello che è accaduto dopo è servito a perfezionare – in estrema sintesi non tecnica – i passaggi di proprietà: in un primo momento era previsto che il processo terminasse entro il 31 ottobre 2016.

L’aviosuperficie

L’indennizzo e gli hangar

I 3,6 milioni di euro che si accollerà l’Organo presieduto da Giulia Collosi derivano dalla proprietà superficiaria in capo ad Atc parcheggi srl come unico diritto reale di godimento: le varie perizie hanno definito un indennizzo – previsto nel contratto di concessione originario – che sfiora appunto i 4 milioni in caso di disdetta anticipata da parte del Comune. Per quel che concerne Atc servizi S.p.A. invece il Comune doveva subentrare nelle obbligazioni legate ai finanziamenti per la costruzione di 28 hangar, non rimborsati dalla società in liquidazione. In tutto ciò i contratti di servizio sono stati modificati nel settembre 2018 e nel contempo l’amministrazione ha individuato i criteri economici per chiudere la doppia pratica: TerniReti tuttora sta gestendo i servizi utilizzando impianti e dotazioni di proprietà dell’ente e di Atc parcheggi srl. Inoltre la Atc servizi S.p.A. ha avuto a suo carico il pagamento di tre rate del mutuo per un valore complessivo superiore a 80 mila euro.

L’esposizione debitoria e la necessità di liquidare

Tornando al contratto di concessione in diritto di superficie per la realizzazione dei 28 hangar all’aviosuperficie, l’esposizione debitoria di Atc servizi S.p.A. – mutuo residuo – è di 574 mila euro, più i già citati 80 mila euro di rate scadute (non incassate). Il Comune ha tirato la linea e ha deciso di perfezionare i vari passaggi per un motivo su tutti: è necessario alle due società per completare le procedure di liquidazione, mentre sponda palazzo Spada si deve dar seguito al piano di razionalizzazione approvato dal consiglio nel dicembre 2018. C’è un dissesto di mezzo ed allora a prendersi tutto è TerniReti, anche ulteriori 421 mila euro riguardanti l’esposizione debitoria residuale per il conte corrente acceso alla Monte dei Paschi di Siena per gli hangar. Serve però l’approvazione del nuovo Collegio dei revisori e del consiglio comunale. Solo a quel punto ci sarà un nuovo accordo di schema integrativo rispetto a quello già esistente.

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