di S.F.
Uno ci passa davanti e si chiede: «Come mai non è ancora aperta? Che succede?». Saltate le date d’apertura ipotizzate in un primo momento, per la passerella sopraelevata – Progetto integrato territoriale – alla stazione di Terni c’è ancora da attendere per il semaforo verde definitivo: palazzo Spada, ricevuto il feedback definitivo sull’accordo per la videosorveglianza, ha ufficialmente approvato l’iter per la realizzazione delle due chiusure mobili per le scale di accesso. Questione di sicurezza. Un atto che tuttavia non dovrebbe allungare ulteriormente le tempistiche: la speranza del Comune, collaudatore statico e Ustif permettendo, è di riuscire ad aprirla entro il mese novembre.
ARRIVANO LE CHIUSURE ‘MOBILI’ PER GARANTIRE MAGGIOR SICUREZZA
Poco meno di 4 mila euro Questa la cifra per la realizzazione delle due chiusure (testa nord e testa sud del percorso) mobili, non inserite all’interno del progetto originario della passerella. Nel primo caso si tratta di un ‘cancello in acciaio a due battenti posto ai piedi della scala di accesso, con apertura a 180° per posizionarsi, in configurazione aperta, parallelamente al filo del parapetto. Sarà incardinato su montanti fissati a terra ed alla struttura del parapetto e dovrà essere dotato di chiusura apribile da entrambe i lati’. Differente l’altra chiusura, che prevede ‘un cancello mobile con struttura in acciaio inox analoga a quella dell’attuale parapetto e specchiatura unica dotata di vetro antisfondamento; l’altezza del parapetto sarà pari a quella di quello vetrato esistente. La struttura autoportante e dotata di ruote per la movimentazione, sarà messa in posizione attraverso un sistema di incastro lato parapetto in legno e fissata ad un montante in acciaio inox, posto in continuità con il corrimano sinistro’. Il tutto per un costo di 3 mila e 984 euro.
LA SPERANZA ‘CADUTA’ DELL’ASSESSORE SANDRO CORRADI
La fretta C’è già del ritardo rispetto agli annunci d’apertura fatti in passato. Il Comune sa che non può perdere ulteriori settimane – specie in questa fase – e nella determina specifica che «si ritiene opportuno assommare in un unico atto l’approvazione, l’avvio del procedimento e determinazione a contrarre, anche al fine di contenere i tempi di realizzazione in vista della messa in esercizio del manufatto». Le chiusure mobili – non erano previste nella fase progettuale – sono propedeutiche agli accordi finalizzati con Rfi-Centostazioni SpA in merito alla gestione dell’impianto ascensore.
26 LUGLIO 2016, PASSERELLA COMPLETATA

«Tempi non si dilatano» Niente estate, niente ottobre e ora l’auspicio novembre. L’architetto Roberto Meloni, responsabile unico del procedimento, sottolinea che «si tratta di un lavoro abbastanza rapido che faceva già parte di ciò che avevamo messo in campo insieme al discorso della videosorveglianza. Non è nato all’ultimo momento seppur assente dal progetto originario e non è un elemento che allunga le tempistiche per l’apertura». Motivazione per l’inserimento delle chiusure? «La passerella – aggiunge – è concepita come un percorso urbano, tuttavia ci hanno fatto presente che era opportuno pensare a questo tipo di elemento per la chiusura fisica durante alcuni orari notturni, quelli più a rischio per la sicurezza».
PERCORSO SOPRAELEVATO STAZIONE, TEMPI ANCORA INCERTI
Il feedback Rfi e il legame che blocca Una notizia positiva c’è: «Mercoledì – prosegue Meloni – abbiamo recepito il feedback finale di Rfi sull’accordo per la gestione della videosorveglianza, ora l’atto dovrebbe andare in giunta la prossima settimana. L’ho predisposto circa un paio di mesi fa, poi Rfi ha avuto i suoi tempi per esaminarlo e appena mi è tornato ho preparato il documento conclusivo. Dovremmo andare veloci da questo momento in avanti, queste procedure sarebbero state molto più rapide se fosse dipeso solo dal Comune: quando si è legati ad altri enti poco si può fare oltre a sollecitare. Loro hanno dovuto approfondire un bel po’ di questioni».

Il collaudo e l’Ustif, serve l’ok Insomma, palazzo Spada c’è a sentire Meloni. Ciò che manca è un doppio ‘sì’ da altri soggetti, non da poco: «L’atto che arriva in giunta serve anche a definire il finanziamento per la videosorveglianza, quindi il responsabile d’esercizio potrà chiudere la pratica con l’Ustif – Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, organo del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture – e avremo l’autorizzazione per gli ascensori. A breve inoltre è attesa la conclusione del collaudo statico, ci sono molti elementi da esaminare: se queste due cose filano lisce, potremo aprire entro novembre. Altrimenti – conclude Meloni – non possiamo aprire senza l’ok Ustif, ci impedirebbe di mettere in funzione gli ascensori. Per ciò che riguarda la competenza del Comune siamo in linea per l’apertura a novembre, restano gli altri soggetti terzi coinvolti. In generale siamo abbastanza ottimisti».