L’accusa è ‘stalking’, ovvero atti persecutori nei confronti della vicina di casa. Per questo un 52enne residente a Bastia Umbra (Perugia) è stato colpito dalla misura del divieto di avvicinamento alla donna – una 54enne – emessa dal gip di Perugia ed eseguita dai carabinieri bastioli e dagli agenti del commissariato di Assisi. A renderlo noto è la procura di Perugia.
Nove mesi da incubo
Gli inquirenti parlano di «numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate nel corso degli ultimi nove mesi. Dallo scorso ottobre – spiegano – l’uomo si è ripetutamente lasciato andare a minacce, aggressioni verbali e fisiche contro la vicina, procurandole un forte stato di sofferenza, ansia e paura che l’hanno portata a cambiare le proprie abitudini».
L’inizio e l’escalation
Il primo episodio ‘critico’ risale all’ottobre del 2021 quando il 52enne, di fronte al rifiuto della donna di chiarire alcune questioni, l’aveva raggiunta mentre si trovava a bordo della sua auto e, dopo aver strattonato la portiera nel tentativo di tenerla chiusa – causandole lesioni ad un polso – l’aveva minacciata di morte. Da lì in poi è stata un’escalation di gravi condotte, arrivando persino a ‘chiudere’ la donna in casa dopo averle ostruito l’ingresso con della terra.
Telecamera per controllarla
«L’indagato – spiega la procura perugina – aveva poi proseguito con i comportamenti persecutori: danneggiando alcune fioriere e urinando in prossimità della porta dell’abitazione della donna». L’ultimo episodio risale al 29 giugno: l’uomo aveva installato una telecamera in direzione dell’ingresso dell’abitazione della 54enne per controllare i suoi movimenti. Lei, terrorizzata, aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Da qui la denuncia che ha fatto emergere le ipotesi di reato di stalking e lesioni personali aggravate. In bse a quanto stabilito dal giudice, ora il 52enne non può più avvicinarsi né comunicare con la vicina, pena un inasprimento della misura già applicata.