Il Perugia è a Roccaporena di Cascia – il paesino di Santa Rita – per prepararsi in tranquillità in vista della partita di sabato pomeriggio contro il Carpi (fischio d’inizio sabato pomeriggio alle 15 allo stadio Curi).

Goretti tifoso arrabbiato La decisione di andare in ritiro – presa dopo la sconfitta di Venezia – nasce dalla constatazione che il Perugia è di fronte a una «catastrofe sportiva», come ha detto Roberto Goretti: «Dobbiamo ritrovare lo spirito giusto che ci faccia affrontare le tre partite, veramente determinanti, che ci attendono. I giocatori sono professionisti e devono dimostrare che dentro la maglia ci sono qualità morali: coraggio e voglia di vincere, non paura».
Lontani dalla chiacchiere Scelta che nasce anche dalla necessità di stare lontano da un ambiente diventato ormai incandescente: «le critiche sono giuste – dice il dt – se svesto i panni del direttore tecnico sono un tifoso arrabbiato, anche se, per come sono fatto, non mi sfogherei mai direttamente con i calciatori». Però Goretti sgombra il campo da ogni chiacchiera: «Le voci che si sentono sono assurde, vorrei aprire le porte dello spogliatoio per mostrare la bontà del gruppo».

La scelta di Breda Parlando ai giornali, il direttore dell’area tecnica ha spiegato la scelta di Breda come sostituto di Giunti: «È un uomo e un allenatore di grande equilibrio, che potesse proseguire lo stesso progetto tecnico ma con la stabilità che mancava, acquisita nelle esperienze difficili da subentrato. Lui deve avere la forza, la calma e la lucidità di lavorare sulla testa e sul campo. I concetti sono simili a prima, l’allenatore chiede più attenzione alla linea difensiva e di migliorare le uscite della squadra in avanti».
Cerri fuori un turno La discutibile espulsione inflitta ad Alberto Cerri durante Venezia-Perugia costa un turno di squalifica all’ariete biancorosso. In diffida Emanuele Bandinelli, giunto al quarto giallo.