Code centro vaccinale, il problema è che non si fa rispettare il turno

A San Marco, nel nuovo punto unico perugino, una problematica già verificatasi a Solomeo: per comodità c’è chi si anticipa, provocando affollamenti

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Sta destando polemiche l’immagine delle lunghe code all’esterno del nuovo punto vaccinale di San Marco a Perugia. In questa pagina vi mostriamo alcuni scatti tratti da facebook, con i relativi commenti. Ma la ragione, più che di location, è organizzativa.

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Il mancato rispetto dei turni

A Ponte San Giovanni e in altri centri vaccinali del perugino c’era un signore all’ingresso che, educatamente ma fermamente, impediva l’accesso a chi si presentasse in orari diversi da quello stampato sulla convocazione. Si entrava a scaglioni di mezz’ora: se avevi il vaccino alle 16 e arrivavi alle 15, aspettavi fuori. Ciò perché in tanti provavano ad evitare gli orari più fastidiosi (dopo le 21, metà pomeriggio, metà mattina) cercando invece di conciliare la dose con i turni di lavoro o con altri impegni familiari.

La tolleranza talvolta eccessiva

Nel nuovo hub di San Marco, ma anche – ad esempio – in quello di Solomeo, invece, contando anche sugli ampi spazi di attesa, si è un po’ più permissivi e, in virtù della spinta alle vaccinazioni (non sia mai che qualcuno, di fronte a un diniego, rinunci a vaccinarsi) e si concedono deroghe abbastanza ampie. Ciò però crea degli ‘inbuti’ negli orari maggiormente appetibili, provocando code. A sua volta acuite da intoppi fisiologici, come accaduto a San Marco venerdì mattina, dove alcuni ragazzi si sono sentiti male.

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La risposta dell’Asl: «Siate puntuali e portate i documenti»

«In riferimento alle code che si sono verificate la mattina del 13 agosto, tra le ore 8 e le 10, presso il centro vaccinale di Perugia San Marco, il commissario per l’emergenza Covid e direttore sanitario della Usl Umbria 1, Massimo D’Angelo, invita tutti i cittadini a rispettare rigorosamente l’orario dell’appuntamento e a portare con sé, già compilata, la documentazione richiesta. La compilazione della scheda anamnestica e del consenso informato direttamente presso il punto vaccinale – sottolinea il commissario D’Angelo – provoca infatti continui ritardi che si accumulano, producendo file e disagi a tutti gli assistiti che si presentano per la vaccinazione».

Alcuni ragazzi si sono sentiti male

«Nella mattinata odierna, inoltre – aggiunge D’Angelo – si sono vaccinati anche molti ragazzi giovani e alcuni di loro, al momento della somministrazione della dose, hanno avuto un malessere generale dovuto per lo più alla paura e alla poca confidenza con aghi e iniezioni. Queste situazioni hanno richiesto l’intervento e il successivo monitoraggio da parte dei sanitari presenti, interrompendo temporaneamente l’attività di alcuni medici e infermieri».

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Bori (Pd)

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