di P.C.
«Dopo una lunga riflessione, insieme ai miei soci, abbiamo deciso comunque di provarci, vediamo come va»: il messaggio di Filippo, uno dei titolari del Civico 25, ristorante di via della Viola, a Perugia, reso famoso anche dalla trasmissione ‘Quattro Ristoranti’ di Alessandro Borghese è un misto di speranza e preoccupazione.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
La paura del contatto
C’è la consapevolezza che in ogni caso sarà dura, per tutti, ricominciare a fare vita sociale dopo questo lockdown che ha cambiato abitudini e stili di vita e ha inoculato in tutti noi il germe della paura del contatto, del distanziamento, del rinchiudersi in casa. Proprio il contrario rispetto alla filosofia dei ristoranti. In particolare di quelli – come il Civico e come tanti altri nel centro storico di Perugia e nei tanti borghi dell’Umbria – in cui l’offerta ai clienti è quella di cibo, ma non solo di cibo. E in cui gli spazi stretti sono la cifra stilistica dell’offerta, entrando appieno nell’esperienza culinaria.
A casa non è lo stesso
«Per quanto può essere buono, portare un brasato a casa del cliente non è la stessa cosa che servirglielo qui – ci dice uno dei titolari – non solo per una questione di gusto, ma di contesto, di clima». È proprio così. Andare al ristorante, così come andare in pizzeria o in birreria o in caffetteria, non significa solo mangiare o bere una birra o bere un caffè. Significa fare vita sociale, significa staccare dalla routine, significa immergersi in una esperienza in cui ciò che si mette in bocca rappresenta solo una parte del tutto. E senza il resto, spesso, anche il gusto viene meno. Perché il più delle volte è col cuore che si mangia.
Le novità
Con le nuove misure, che giustamente sono state decise con la testa e non col cuore, imperano due concetti: distanziamento sociale e sanificazione dei locali. Pur diminuito, il limite resta, e per molti locali sarà difficile riaprire. Ma a quanto abbiamo appreso la maggior parte di loro riaprirà, cercando di contemperare fra la necessità di rispettare le norme e il tentativo di offrire ai clienti lo stesso servizio di prima, fatto di gusto, di atmosfera, di giovialità. Insomma, di cuore.