Addio Luciano Gaucci: portò il Perugia dalla serie C all’Europa

Notizia shock nel pomeriggio di sabato, mentre la squadra era in viaggio verso Castellammare di Stabia per la partita di domenica contro la Juve Stabia. Cordoglio anche dalla Ternana

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Alle 15.30 di sabato primo febbraio è morto Luciano Gaucci, 81 anni compiuti a fine dicembre. La notizia è stata confermata a umbriaOn.it da fonti della famiglia, molto vicine a Big Luciano, storico presidente del Perugia Calcio. Era affetto da tempo da una patologia degenerativa: dopo essere stato in cura a Roma era tornato a Santo Domingo. Incredibile coincidenza: Gaucci se ne va proprio ora che il suo pupillo Cosmi è tornato in sella al Grifo 20 anni dopo la prima volta. Il tecnico – sconvolto – non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

LA CONFERENZA DI COSMI PRIMA DI JUVE STABIA-PERUGIA

Uragano Gaucci

Ricordato per il suo carattere esuberante e per le sue ‘uscite’ spesso sopra le righe – basti pensare a uno dei suoi soprannomi: ‘Luciano Uragano’ – merita di essere nella storia del calcio italiano anche per i risultati del suo Perugia, portato in pochi anni dalla terza serie all’Europa. Famose le sue uscite mediatiche che hanno fatto la fortuna di molte trasmissioni televisive. Famoso anche il suo fiuto per gli affari che, grazie a ottimi collaboratori, gli faceva trovare ad esempio calciatori sconosciuti che poi lanciava in prima squadra. Nakata il più famoso, senza dimenticare il coreano Ahn, da lui poi ripudiato dopo i mondiali del 2002. Fu sempre lui a far giocare Gheddafi e ad affidare a una allenatrice donna (Carolina Morace) la Viterbese, una delle sue squadre.

IL RICORDO DI RICCARDO A UMBRIA TV

La storia di Luciano Gaucci

I cavalli e il calcio, gioia e delizia

Nato a Roma il 28 dicembre 1938, prima di arrivare a Perugia Luciano Gaucci era stato vicepresidente della Roma di Dino Viola. Prima di entrare nel calcio, aveva operato come imprenditore nel settore delle pulizie, a cui aveva poi affiancato una scuderia ippica, sua grande passione e . Acquistò il Grifo il 7 novembre del 1991 e lo portò prima in B poi in serie A alla fine degli anni Novanta, grazie a ingenti investimenti. Ma il momento migliore fu quando smembrò la squadra che si era salvata l’anno prima consegnando a Serse Cosmi un gruppo fatto da tanti giovani provenienti dalle categorie minori che il tecnico di Ponte San Giovanni portò fino alla vittoria dell’Intertoto contro i tedeschi del Wolfsburg. Fu il punto più alto, quello immediatamente prima del tracollo, che arrivò prima con la retrocessione poi col fallimento, nel 2005.

Le altre squadre: Samb, Viterbese Catania e… Napoli

Luciano Gaucci è stato anche proprietario della Viterbese (dal 1997 al 2000 con una promozione in C1), Catania (dal 2000 al 2004 con una promozione in B) e Sambenedettese (dal 2000 al 2004 con 2 promozioni dalla Serie D alla C1). Infine, un tentativo con il Napoli appena fallito nel 2004: creò la ‘Napoli Sportiva’ per rilevare il titolo sportivo. Scelse anche un allenatore (Angelo Gregucci) e presentò il portiere Kalac. Ma il progetto non andò in porto e poi subentrò Aurelio De Laurentiis.

I guai con la giustizia e la fuga

Figura controversa, secondo alcuni è stato stritolato dal sistema che voleva combattere, secondo altri ha osato troppo. Accusato di bancarotta fraudolenta, riparò da latitante nella Repubblica Dominicana. I figli Riccardo e Alessandro, su cui pendeva la stessa accusa, rimasero in Italia. Alla fine, patteggiò una pena di tre anni. È tornato poi in Italia dopo anni, quando la malattia si è fatta sentire di più.

Il cordoglio del Perugia Calcio

Il presidente Massimiliano Santopadre e tutto l’A.C. Perugia Calcio partecipano al cordoglio della famiglia Gaucci per la scomparsa di Luciano e si uniscono al dolore dei suoi cari. Unico nel suo genere, appassionatissimo di calcio, è stato uno dei personaggi più noti del panorama calcistico di quel periodo. Nell’era Gaucci, iniziata nel 1991, il Perugia ottenne una promozione in Serie B, due promozioni in Serie A, una semifinale di Coppa Italia, una Coppa Intertoto, l’accesso alla Coppa Uefa e un ottavo posto nella massima serie. Ha lanciato calciatori del calibro di Marco Materazzi e Hidetoshi Nakata. Luciano Gaucci si è spento all’età di 81 anni, dopo una lunga malattia. Così Santopadre: «Grande protagonista della storia del Club e del calcio italiano. La sua visione, il suo coraggio, il suo carisma resteranno per sempre impressi nel cuore dei tifosi biancorossi e della nostra gloriosa società. Ciao Luciano!».

Il messaggio di Cosmi: «Riposa in pace»

«Riposa in pace Big Luciano… oggi solo silenzio e tristezza. Ti porterò sempre nel mio cuore»: lo ha scritto Serse Cosmi sul suo profilo Instagram.

 

 
 
 
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Riposa in pace Big Luciano….. oggi solo silenzio e tristezza. Ti porterò sempre nel mio cuore.

Un post condiviso da Serse Cosmi (@sersecosmiofficial) in data:

Il cordoglio della Ternana Calcio

«Il presidente, il vice presidente e la Ternana Calcio tutta esprimono le loro più sentite condoglianze alla famiglia Gaucci e ricordano con stima il momento storico passato dal Perugia Calcio nell’era della sua presidenza; momento importante per la città di Perugia e per l’Umbria tutta. Pur nella grande rivalità che contraddistingue le due società riconosciamo i meriti sportivi che il Perugia Calcio ha avuto grazie a Luciano Gaucci».

Il cordoglio dell’amministrazione comunale

Il sindaco e l’amministrazione comunale esprimono il più sentito cordoglio per la improvvisa scomparsa di Luciano Gaucci, storico ex presidente del Perugia Calcio per 13 anni a cavallo tra gli ’90 e 2000, «a cui è legata una parte importantissima della storia del Perugia Calcio, una storia che si intreccia con la vicenda complessiva della città di Perugia. A Luciano Gaucci sono legati fatti e ricordi significativi, nonché risultati sportivi importantissimi. Il suo ricordo resterà immortale nella memoria dei perugini e dei tifosi del Perugia Calcio. Ci stringiamo con affetto attorno ai figli Alessandro e Riccardo ed a tutta la famiglia Gaucci per la scomparsa di un personaggio che tanto ha dato alla nostra città».

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