Portano alto il nome di Perugia in tutta Italia. Sono i grandi marchi, tra cui Mondo Convenienza, Nespresso, Pavesini, Ricola, ai quali il Comune di Perugia nel 2016 ha deciso di esonerare dal pagamento dell’indennità per l’utilizzo dell’immagine della città e che ha fatto registrare un mancato introito per almeno centomila euro.
Regolamento Della vicenda, che aveva visto schierati Pd e Movimento 5 Stelle, è stata interessata la commissione controllo e garanzia di palazzo dei Priori, chiamata in causa anche per la questione delle riscossioni tardive dei pagamenti della Tosap durante Eurochocolate e di occupazioni non autorizzate. «La ratio del nuovo regolamento dehors – ha spiegato la dirigente del comune Lucarelli – era di far pagare qualcosa in più , oltre all’occupazione di suolo pubblico, per le attività prettamente commerciali e pubblicitarie che, comunque, beneficiano dell’immagine della città». Ma l’articolo 21 dello stesso regolamento precisa che in relazione alle grandi manifestazioni che si svolgono a Perugia, è espressamente previsto che la giunta possa concedere esoneri dal pagamento dell’indennità quando le iniziative siano di particolare rilevanza ai fini della promozione della città.
Le aziende E così è stato. Nel 2016, infatti, per una serie di aziende ‘extra cioccolato’ che hanno partecipato a Eurochocolate, la giunta, con una determina, ha stabilito semplicemente di fare a meno di questi soldi. «Una vicenda di natura prettamente politica», secondo la definizione data da Nilo Arcudi, del Pcr, e che ha visto usufruire di un enorme sconto – o di una grande perdita per il comune – la Nespresso con uno stand di 14 metri per otto in piazza IV Novembre, Fage Nespresso, 4×8 in largo della Libertà così come Ricola, Pavesini, 4×4 in piazza Italia, Sky e ancora Ferrarelle, Ape Car, Fiorucci, Mondo Convenienza e Bacci Auto.
La determina «L’esonero è ammesso dal regolamento, ma solamente a patto che il ritorno economico per la città sia davvero significativo e corroborato da numeri concreti. Senza questo supporto tecnico le delibere non si giustificano e rappresentano solo un modo per perpetrare il sistema dei due pesi e due misure» ribadisce anche la consigliera Rosetti del Movimento cinque stelle che, invece, aveva richiesto l’intervento della commissione circa il pagamento della tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, da parte degli organizzatori della manifestazione Eurochocolate. Ritardi, verbali, avvisi per occupazioni abusive dei giardini Carducci e tasse corrisposte «solo a seguito dell’accesso agli atti da parte del M5S».
Ritardi Secondo gli uffici negli anni non c’è stata mai alcuna omissione o responsabilità, al massimo qualche ritardo dovuto all’enorme mole di lavoro soprattutto in conseguenza della reinternalizzazione della Tosap. C’è invece la questione dei giardini Carducci che, al momento, è ancora da risolvere. Secondo la Rosetti, proprio dall’accesso agli atti, sarebbe emerso che non possono essere utilizzati per nessun tipo di manifestazione e nonostante tale prescrizione della Soprintendenza, risulterebbe invece negli anni un uso abusivo costante dei Giardini in occasione di varie manifestazioni, cui è corrisposta l’emissione di avvisi di accertamento da parte del Comune con conseguenti contenziosi.
Carducci Negli anni, infatti, ci sono state svariate difficoltà, hanno ammesso dal comune, proprio sull’utilizzabilità o meno dei giardini «essendo stato l’orientamento diverso tra i vari Soprintendenti che si sono susseguiti alla guida di tale organismo». Sarà ora lo stesso Soprintendente a dover sciogliere il nodo, chiamato in audizione assieme agli assessori Fioroni, Casaioli e Bertinelli, dal momento che da Eurochocolate a Umbria jazz, la location sembra essere una delle preferite per l’organizzazione di eventi e festival.
