Perugia, ai Carducci tanti «eventi abusivi»

Eurochocolate&co: non solo tributi non riscossi e ritardi nei pagamenti, ma dagli atti emerge anche che i giardini non potrebbero ospitare nessun tipo di manifestazione

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Un errore materiale. Si era giustificato così il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci dopo che era scoppiata la bufera per degli arretrati sul pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.

Eugenio Guarducci

Errore materiale L’attuale assessore della giunta assisana, si era scusato per il ritardo del pagamento della Tosap relativa agli anni 2014 e 2015 causato, aveva detto, da un erroneo passaggio di consegne da uno studio di consulenze a un altro. Passaggio che, nelle casse del comune, avevano fatto registrare un ammanco di 120 mila euro a cui vanno sommati quegli altri centomila che palazzo dei Priori ha deciso volontariamente di non incassare da parte di grandi marchi come Nespresso, Ricola e Sky come indennità per l’utilizzo dell’immagine della città di Perugia a fini pubblicitari.

Tributi Ma sembrerebbe non essere finita qui, l’elenco di riscossioni tardive e occupazioni non autorizzate sarebbe ben più lungo. Ne è convinta anche la consigliera Rosetti che ha fatto un accesso agli atti per accertare la realtà di una situazione che, dal 2000 in poi, fa emergere più di qualche incongruenza. Così, ad esempio, spunta fuori che nel 2009 e nel 2010 sono stati emessi due avvisi per occupazione abusiva dei giardini Carducci, entrambi impugnati in commissione tributaria e con un giudizio concluso, con sentenza di rigetto, e un altro ancora pendente.

Occupazioni abusive Altri tre avvisi, invece, sarebbero stati emessi solo lo scorso anno per occupazione abusiva di corso Vannucci, piazza Italia, piazza del Circo e giardini Carducci in riferimento ad attività svolte nel 2011, mentre per gli anni 2012,2013 e 2014 ci sono verbali degli uffici che evidenziano altre occupazioni di suolo pubblico non autorizzate durante Eurochocolate. Il totale? Cica un’ottantina di verbali emessi solo nel 2014 e che sono stati poi impugnati, mentre il resto sarebbe già stato tutto versato. «La tosap, in ogni caso – precisa la capogruppo Rosetti – sarebbe stata corrisposta per le annate 2014-2015 e 2016 dalla società solo a seguito dell’accesso atti del M5S».

Grandi marchi Sotto la lente anche la famosa determina di giunta con cui, lo scorso ottobre, senza alcuna apparente motivazione, la giunta ha rinunciato a incassare circa 100 mila euro garantendo la gratuità dell’occupazione di suolo pubblico per alcuni grandi marchi. «Dall’accesso agli atti è emerso che i giardini Carducci non possono essere utilizzati per nessun tipo di manifestazione nonostante tale prescrizione della Soprintendenza, risulterebbe invece negli anni un uso abusivo costante dei Giardini in occasione di varie manifestazioni, cui è corrisposta l’emissione di avvisi di accertamento da parte del Comune con conseguenti contenziosi».

La commissione Un fattore da non poco conto, considerato che da Eurochocolate fino a Umbria Jazz i giardini risultano essere una delle location più ambite nell’ambito dell’organizzazione di eventi e manifestazioni nell’acropoli. Intanto, per quanto riguarda le somme che devono ancora essere accertate e recuperate dall’amministrazione, la Rosetti ha attivato la commissione controllo e garanzia per chiedere il rispetto, da parte del comune, delle prescrizioni della Soprintendenza «con riferimento agli spazi che la stessa non ritiene occupabili ed in particolare per i Giardini Carducci, con riferimento a tutte le manifestazioni periodiche ed estemporanee», nonché il corretto operato degli uffici in ordine alle contestazioni di occupazione non autorizzata alla società cui fa capo l’organizzazione di Eurochocolate e ogni altro soggetto. Un ulteriore approfondimento sarà quindi quello in programma con l’audizione della stessa Soprintendenza e della comandante della polizia municipale Nicoletta Caponi.

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