Apprendiamo che gli agenti della Polizia Municipale di Perugia erano da tempo stati sguinzagliati sulle tracce dei writer che ‘imbrattano’ i muri della città. Grazie a quella che viene definita «approfondita attività di indagine», condotta anche sui social, è stato individuato il ragazzo che firmava i suo graffiti con la scritta «Mask».
immagine da Facebook
Approfondita indagine Per individuare l’imbrattatore seriale, è stato analizzato il particolare stile grafico ed esecutivo, supportando i rilevamenti con «riscontri svolti sui principali social network». Così gli agenti dell’ufficio sicurezza urbana hanno identificato il giovane perugino A.M. di 25 anni, nella cui abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati dispositivi telefonici ed informatici, appunti manoscritti e strumenti per i graffiti (numerose bombolette spray, vernici e altri specifici materiali).
Esulta la polizia locale «L’importante risultato conseguito dalla polizia locale – recita il comunicato – segna un bel punto a favore dell’attività svolta in funzione del recupero e della repressione di una forma di degrado urbano, quale quella dell’imbrattamento indiscriminato del patrimonio pubblico e privato, degli arredi urbani, della segnaletica d’indicazione stradale». Il comunicato si sofferma su «un particolare elogio all’ufficio di sicurezza urbana che ha coordinato le indagini ed alla sua responsabile ed un ringraziamento alla locale Procura della Repubblica che ha diretto le indagini. Questa operazione – continua il comunicato – non rimarrà isolata e farà seguire ulteriori sviluppi. L’obiettivo dell’amministrazione comunale e del comando è quello di perseguire chi illegalmente imbratta e deturpa beni pubblici e privati costringendo la collettività a pagare il prezzo in termini di uomini, mezzi e risorse finanziarie per ripulire i siti imbrattati».
