Perugia, rifiuti: «C’è indennità ambientale»

In una conferenza stampa il vicesindaco Barelli spiega anche i rapporti con Cerroni e Gesenu

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L.P.

Diminuzione della tariffa dei rifiuti, indennità di disagio ambientale, riduzione dei costi ed efficientamento della raccolta differenziata con le previsioni per il 2016. In una conferenza stampa, giovedì, il vice sindaco Urbano Barelli è tornato su uno dei temi più scottanti per l’amministrazione comunale, assistito dall’assessore al bilancio Cristina Casaioli e con il supporto dei dati forniti dal dirigente comunale Vincenzo Piro.

La lettera di Cerroni Prima di entrare nel dettaglio Barelli, però, è voluto tornare sulla questione più spinosa di tutte: lo scambio epistolare con Manlio Cerroni, socio privato di Gesenu. Sulla vicenda, che ha visto nei giorni scorsi i consiglieri di opposizione uscire dall’aula e l’approvazione di una mozione di censura nei confronti del vicesindaco, Barelli ha chiarito l’esatta dinamica della vicenda e ha provato a rispondere ad alcune domande.

PARLA URBANO BARELLI – IL VIDEO

Lavorare insieme «Noi per ora stiamo cercando di capire come migliorare la società in questa situazione di difficoltà e farla uscire da questa situazione, concordandolo col socio privato. Dopodiché vedremo chi rimarrà e a quali condizioni. Cerroni si è detto disposto a rimanere, lui dice di essere stato oggetto di attenzioni eccessive da parte della Magistratura, è una sua opinione. Noi riteniamo che Gesenu possa e debba essere migliorata, noi lavoreremo in questa direzione. Per questo c’è stato questo scambio epistolare, per capire se si può lavorare insieme». La cessione di quote è prerogativa del socio privato, qui il Comune non può fare nulla, «ma vogliamo far sì che la gestione punti al miglior servizio per il cittadino».

Disagio ambientale Approvata in prima e seconda commissione all’unanimità la modifica al regolamento, nel 2016 entrerà in vigore la riduzione delle tasse o l’esenzione per i residenti nelle aree disagiate, cioè attorno ai siti di Pietramelina, Borgo Giglione e Ponte Rio. La cifra si aggira sui 260 mila euro, «e per la prima volta – ha detto Barelli – abbiamo ridotto la tassa sui rifiuti di un 10,74% con riferimento alle utenze domestiche e del 4,68% per quelle non domestiche con una media che si attesta sul meno 8,43%. Riteniamo, quindi, di aver rispettato le promesse fatte non da ultimo durante la conferenza stampa di chiusura dell’attività 2015 e su questo non possiamo non rimarcare la nostra soddisfazione per un’iniziativa che va in favore della città».

Servizi Tra le altre novità in programma per l’anno che si è da poco aperto l’efficientamento dei servizi e la stretta sull’evasione fiscale. A partire dall’anno prossimo, poi, spariranno definitivamente i cassonetti stradali e l’auspicio è che in tutta la città, non solo in centro, la raccolta differenziata venga gestita attraverso il porta a porta con tariffazione puntuale. Per il vicesindaco, Perugia si conferma quindi come comune virtuoso con il raggiungimento, già nel 2015, degli obiettivi previsti dalla Regione di raccolta differenziata al 60,4%. La Tari, tariffa ambientale, è basata sul Pef, il piano economico finanziario predisposto da Gesenu e composto da vari servizi, come illustrato dal dirigente Vincenzo Piro. Nello specifico, lo spazzamento e lavaggio strade, in parte manuale ed in parte meccanizzato, vede impiegati 55 operatori su 47 mezzi. Cresce la superficie servita mentre cala il costo complessivo, pari a 31 euro l’anno per abitante rispetto ai 32,2 del 2015.

Rifiuti Entrando nel dettaglio dei dati della raccolta, va ricordato che attualmente l’81% del territorio è servito dal porta a porta, mentre il 19%, circa 31mila abitanti, dalla raccolta stradale. Cala la produzione dei rifiuti, che si attesta nel 2016 su 91.459 tonnellate a fronte delle 93.377 del 2015 e le 99.922 del 2014. Del sistema si occupano ben 176 operatori con circa 154 mezzi. L’obiettivo per il 2016 è di raggiungere una raccolta differenziata pari al 64-65%. Da segnalare il dato relativo alla produzione del rifiuto indifferenziato in costante riduzione nel tempo: dalle 69.009 tonnellate nel 2010, alle 32.500 nel 2016.

Raccolta differenziata Il servizio oggi è garantito dal raccoglimento porta a porta, quello stradale e 5 centri di raccolta comunali. Le stime fanno sperare che il sistema, nel 2016, raggiungerà le 58.959 tonnellate rispetto alle 55110 del 2015, mentre calano i costi che passano dai 15,9 milioni del 2015 rispetto ai 15,6 del 2016. In generale l’attività del comune ha portato a un risultato importante in termini di contenimento del costo totale del servizio di gestione dei rifiuti che, per il 2016, si attesta sui 33,6 milioni in calo (-4,9%) rispetto ai 35,3 del 2015 (-4,5% rispetto all’anno precedente) ed ai 36,9 del 2014. tutto questo in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello nazionale. In questa partita va ricordato che il Comune ha completamente confermato il fondo per i crediti di dubbia esigibilità per un importo di 3,3 milioni.

Evasione Oltre a una migliore differenziata, il nuovo servizio di ‘Raccogliincentro’ aiuterà anche in materia di evasione grazie alla tracciabilità dei rifiuti. «Nel 2015 sono stati 3.380 i controlli effettuati, con 120 verbali. E’ di queste ultime ore, però, la notizia che da inizio 2015 sono stati individuati 200 evasori totali» ha riferito l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli. Scende la tariffa per le utenze domestiche, ma anche per quelle non domestiche con risparmi complessivi nel sistema si attestano su oltre 3 milioni di euro con benefici per tutti i cittadini. «A ciò va aggiunto che l’amministrazione ha inteso confermare integralmente il fondo per i crediti non esigibili, che si attesta sui 3,3 milioni. Tuttavia, stante la riduzione del costo complessivo del servizio, tale fondo in percentuale è di fatto cresciuto».

La polemica «Dopo l’attacco infondato alla legittimità dell’operato del consiglio comunale, con il documento di 13 pagine, in cui di fatto si tentava di mettere il bavaglio al consiglio – scrive in una nota la consigliera 5 stelle Cristina Rosetti – nella più totale recidiva, il vicesindaco presenta i dati del Piano finanziario Gest/Gesenu ancora prima che l’atto, di competenza del consiglio comunale, arrivi addirittura ad essere discusso in commissione. Un atto, lo ribadiamo, che va approvato dal consiglio comunale e, pertanto, solamente allora i dati saranno ufficiali. E non è poi scontato che il consiglio comunale, vista l’aria che tira, si senta con non chalance di approvare un documento che è solamente la risultante di una serie di variabili di costo sulle quali il M5S chiederà molti approfondimenti. Prendiamone una a caso: il costo del lavoro. Da contratto di servizio, il gestore operativo (Gesenu) deve riconoscere ai lavoratori oltre lo stipendio del contratto collettivo anche i trattamenti previsti dalla contrattazione di secondo livello, ma come noto, i predetti benefici sono stati rinegoziati da Gesenu al ribasso, pertanto, l’effettivo costo del lavoro non è quello indicato nel contratto di servizio. Prima di approvare il nuovo piano finanziario, chiederemo al Comune di visionare tutti gli atti di controllo sul corretto adempimento del contratto (spazzamento, svuotamenti, lavaggio cassonetti, ritiri, riscossione, evasione ecc.) e il monitoraggio che, anche ai sensi del contratto, sul suo integrale rispetto, compresi i conferimenti in discarica, deve fare l’Autorità d’ambito, anche su sollecitazione dei comuni; un monitoraggio, per cui da contratto, Gest deve versare annualmente all’Ati 250 mila euro e il cui impiego non è avvenuto in applicazione e finanziamento delle attività previste dalla legge finanziaria del 2008, che contempla il monitoraggio permanente del servizio e la partecipazione degli utenti nella verifica periodica dell’adeguatezza degli standard di qualità del servizio. Prima che si approvi il nuovo PEF dovremo ben verificare che quanto pagato dai cittadini sia stato speso per dare i servizi promessi e secondo le migliorie degli standard di qualità promessi con gli atti di gara. Comune e Gesenu dovranno, altresì, rendere conto dei progetti promessi e mai attuai».

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