La questura di Perugia è al lavoro per individuare il responsabile del lancio della bomba carta durante il derby di domenica pomeriggio, costata una sanzione di 5 mila euro al Perugia Calcio (attenuata per la collaborazione offerta dalla società alle forze dell’ordine). Monitorate le riprese delle telecamere a circuito chiuso del ‘Curi’, ma le operazioni non sono semplici: lo rivela proprio il questore, Giuseppe Bisogno, spiegandone anche i motivi.
LE SPIEGAZIONI DEL QUESTORE, CHE SI SCUSA PER I DISAGI E RINGRAZIA I TIFOSI – VIDEO
Analizzate le telecamere Subito dopo la deflagrazione, che ha lasciato sbigottito l’intero stadio, visto che non c’erano state intemperanze e visto che oggetto del lancio (dalla Curva Nord) era un giocatore del Perugia, il personale della questura presente allo stadio si è messo al lavoro per individuare il responsabile. C’era il capo di Gabinetto, Giuseppe Barba, c’era personale della Digos e dell’anticrimine. Non sono state d’aiuto le immagini delle telecamere: il lancio è infatti avvenuto dal tunnel che porta agli spalti, non dai gradoni (come era stato ipotizzato in un primo momento), pertanto non è stato possibile (almeno per il momento) selezionare un fotogramma nitido dell’autore dell’insano gesto.
Scuse e ringraziamenti Nel corso della conferenza stampa, il questore Bisogno ha anche spiegato le ragioni di un piano di prevenzione così particolareggiato (che ha destato qualche malumore soprattutto fra gli automobilisti): «Bisogna partire dal presupposto che la sicurezza ha un costo, sempre e comunque: determinati piani vengono messi in atto solo in casi necessari e il derby, con 16 bus provenienti da Terni, mi sembrava uno di questi». Bisogno si è comunque scusato per i disagi, ringraziando tutte le forze dell’ordine presenti allo stadio e facendo un plauso anche alle tifoserie per il loro comportamento. A parte il petardo e una caduta accidentale nella curva ternana, tutto è filato liscio.