Pnrr Terni: «Nuovo mattatoio in nessun piano del Comune»

Il consigliere del Gruppo Misto Orsini ricorda all’esecutivo il problema: «Servono infrastrutture strategiche»

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«Una struttura che Terni ha perso e che non vedo in nessun piano di investimento del Comune, utile per tanti produttori locali che sono costretti a sobbarcarsi anche i costi di trasporto del bestiame. Una struttura per rispondere alle esigenze soprattutto dei piccoli allevatori, molto spesso sinonimo di qualità e dei vantaggi ambientali delle produzioni a chilometro zero». Si parla del mattatoio a Terni e ad intervenire in merito è il consigliere del Gruppo Misto, Valdimiro Orsini. Il focus è sul Pnrr e non solo.

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Valdimiro Orsini

Il Pnrr e l’Europa: «Per la Lega era il luogo del male»

Per Orsini «la notizia che Terni avrà 18 milioni dei fondi del Pnrr rende felici tutti i ternani. Si tratta di finanziamenti che andranno su progetti locali, è una bella risposta dell’Europa a quei sovranismi e localismi che abbiamo visto anche nel nostro territorio. Chi guarda agli interessi di Terni, con concretezza, prende atto che l’Europa è una risorsa, una arma determinante per affrontare le crisi, le incertezze dei singoli paesi, ad iniziare dalla nostra Italia. Sì, proprio quella Europa che partiti come la Lega, anche a Terni, appena due anni fa vedevano come luogo del male, come luogo di snaturamento identitario e di speculazione finanziaria. Come tutte le persone che guardano alla sostanza e non al fumo delle parole demagogiche e mutevoli, sono contento che in tanti abbiano compreso l’importanza e il valore di essere europeisti. Sono contentissimo che Terni sia una città europea, una città che vive di scambi economici con tutto il mondo».

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Infrastrutture strategiche

Poi l’input per l’esecutivo: «Chiedo che la partita del Pnrr – le parole di Orsini – non sia vissuta da questa amministrazione comunale come una occasione per reperire quei finanziamenti che il bilancio ordinario non consente ma come una occasione per muovere e incentivare lo sviluppo economico della città: i soldi dell’Europa dovrebbero muovere altri investimenti, fare da moltiplicatore, perché l’obiettivo ultimo deve essere quello di creare nuova economia, impresa, lavoro. Occorrono dunque infrastrutture strategiche. Un esempio su tutti il nuovo mattatoio. Abbiamo dunque la grande occasione di incentivare la generazione di un nuovo distretto dell’acciaio e delle tecnologie, basato sull’ammodernamento, sull’efficientamento energetico, sulla compatibilità ambientale. La sfida è proprio questa: utilizzare i soldi dell’Europa per far partire una nuova fase di Terni, affinchè la città possa avere nuove prospettive. Siamo pronti a dare il nostro contributo, chiediamo alla amministrazione comunale di sintonizzarsi su questa prospettiva e su questo livello: una occasione come questa deve essere sfruttata al meglio. È in gioco il destino di Terni».

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