Pnrr Terni, progetto ex chiesa del Carmine: sei in corsa. Ci provano anche dalla Sicilia

L’aggiudicazione per l’intervento da oltre 1,5 milioni deve essere perfezionato entro il giugno 2023. Cinque ammissioni dirette ed una con riserva

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di S.F.

Il Pnrr presuppone velocità d’esecuzione altrimenti addio fondi. La prima scadenza di un certo rilievo per non andare fuori binari è il 30 giugno 2023, vale a dire il tempo limite entro il quale aggiudicare i lavori: a Terni l’iter più avanzato in tal senso è quello legato al maxi finanziamento da oltre 1,5 milioni di euro per i lavori di riqualificazione dell’ex chiesa del Carmine e l’adeguamento strutturale della copertura, all’interno del parco ‘La Passeggiata’. In corsa ci sono sei operatori, cinque dei quali ammessi direttamente dopo lo step per le manifestazioni di interesse ed il sorteggio.

IL PROGETTO PER L’EX CHIESA DEL CARMINE – DOCUMENTO

Le ammissioni

L’atto d’obbligo propedeutico all’accettazione del finanziamento governativo è stato firmato lo scorso 25 gennaio e tra i termini c’è appunto la necessità di aggiudicazione entro il 30 giugno 2023. Il dirigente Piero Giorgini ha avviato la procedura il 21 aprile e ora si arriva alla prima scrematura dopo l’invito per dieci operatori (in totale si sono fatti avanti in sedici): via libera immediato per la Andromeda ingegneria ed architettura con sede legale a Zungoli (provincia di Avellino), il raggruppamento temporaneo di professionisti – Rpt – con a capo la Ept società di ingegneria srl di Frosinone, l’Rtp guidato dall’ingegnere Francesco D’Ercoli di Grottammare (Ascoli Piceno), l’Rtp con in testa Mario Roberto Salvatore Mazzeo di Santo Stefano di Camastra (Messina) e, a chiudere il cerchio, la Structura ingegneria srl di Roma. Infine l’Rtp che vede protagonista in prima battuta l’architetto Francesco Pintaudi di Sant’Angelo di Brolo (Messina): per lui c’è il semaforo verde con riserva in quanto occorrerà una verifica successiva per l’idoneità alla documentazione integrativa. La partita è in mano al responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Leonardo Donati. Il costo complessivo dell’intervento è da 1 milione 650 mila euro perché di mezzo c’è anche un contributo da 150 mila euro del Comune.

Le cifre per la progettazione

In questo caso l’appalto riguarda la progettazione esecutiva ed il coordinamento in fase di progettazione per un valore di poco superiore ai 103 mila euro; c’è poi l’esborso per l’eventuale opzione di affidamento della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per 108 mila euro. Dalla consegna il futuro aggiudicatario avrà a disposizione quattro mesi di tempo per ultimare il tutto.

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