Polo chimico, Regione sogna nuovi scenari ‘verdi’

Terni – L’assessore Fioroni: «Al lavoro sullo sviluppo dei biomateriali, creare nuove competenze. Serve una cabina di regia»

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«La sfida del polo di Terni è quella chiave, da cui ripartire. Stiamo lavorando su un acceleratore sui biomateriali a Terni, per generare nuove competenze sulla chimica verde. E bisognerebbe puntare anche sul settore del magnetico, legato comunque a quello dei trasformatori. Serve una scelta di prospettiva, per arrivare ad una specializzazione che consenta di creare un nuovo paradigma per questa regione». Aprono nuovi scenari le parole dell’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, che giovedì, nel corso del question time a palazzo Donini, ha risposto ad un’interrogazione dei consiglieri Simona Meloni e Fabio Paparelli (Pd) su alcune delle vertenze che tengono banco in Umbria, tra cui quella della Treofan.

TREOFAN, PARTE LA CONTROFFENSIVA
NUOVO KO PER IL POLO CHIMICO TERNANO

Disegno complessivo

Per l’assessore «il caso Treofan è un atto di pirateria di una azienda che ha tenuto un atteggiamento irrispettoso verso lo Stato italiano e la Regione Umbria». «L’azienda – ha continuato -, dopo aver firmato un accordo al ministero, decide di liquidare uno stabilimento a causa di una trimestrale di cassa in rosso. Stiamo valutando come procedere a livello legale verso un’azienda che ha usufruito di benefici finanziari europei. Il commissario liquidatore ha già inviato le lettere di licenziamento a 143 operai, ma questa non è una vertenza locale quanto nazionale». Ma l’analisi e l’azione delle istituzioni non sembrano fermarsi al contingente, visto che la Regione starebbe lavorando in prospettiva, insieme alle aziende ancora presenti nell’area, ad un progetto orientato all’ulteriore sviluppo dei biomateriali. «Il disimpegno di Treofan – spiega Fioroni ad umbriaOn – ha implicazioni su tutte le altre aziende del polo, collegate le une con le altre, che risentiranno di un aggravio dei costi. Serve dunque una cabina di regia, anche per costruire un ecosistema incentrato sulla chimica verde che renda il polo attrattivo, grazie ai player del settore presenti, nel campo dei biomateriali e delle nuove fibre».

AREE EX BASELL, LE AZIENDE INTERESSATE

Martedì caso Treofan in commissione

Di più l’assessore non dice, ulteriori elementi potrebbero emergere nel corso della seduta della commissione regionale attività economiche in programma martedì, alla quale è atteso lo stesso Fioroni, oltre alle organizzazioni sindacali di categoria. Il progetto non sarebbe comunque strettamente legato ad un altro su cui si sta lavorando, quello della cessione delle aree ex Basell (che dovrebbe essere perfezionata entro l’anno), anche se comunque ogni componente presente e futura del polo è destinata ad essere strettamente interconnessa alle altre. Alle dichiarazioni di Fioroni ha risposto il consigliere Paparelli, secondo il quale per Treofan «bisogna costringere l’azienda a vendere e restituire il marchio». «Nel Ternano – ha aggiunto – c’è da attivare l’area di crisi complessa, che rappresenta un elemento importante anche nei confronti del Governo. Un disegno di re-industrializzazione esisteva, ma andava seguito».

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