Popolo della Famiglia contro le unioni civili

A Perugia il leader Mario Adinolfi ha fatto il punto su divorzio, eutanasio, biotestamento e pillola del giorno dopo: «Noi unico argine»

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Mario Adinolfi, leader del movimento politico del Popolo della Famiglia, è intervenuto sabato mattina a Perugia nell’iniziativa organizzata all’hotel ‘Plaza’. Presenti circa duecento persone.

Unioni civili Adinolfi ha ribadito come il Popolo della Famiglia (PdF) in questo momento in Italia, sia «l’unica alternativa politica valida ad una componente della società che progetta di modificare la tradizionale visione antropologica della persona. Ne sono la prova – ha detto – le leggi emanate nel contesto dell’ultima legislatura ad iniziare dalla legge Cirinnà sulle unioni civili. Dinnanzi alle due piazze del Family Day a Roma stracolme (piazza San Giovanni nel 2015 e Circo Massimo nel 2016, ndR) che, come prima esperienza nella storia, hanno coinvolto milioni di cittadini, i rappresentanti politici che erano presenti sono riusciti a fare orecchie da mercante alle incessanti richieste ed hanno votato a favore delle unioni civili, ottenendo esclusivamente il contentino del parziale stralcio della stepchild adoption, una tematica che è stata rimandata alle competenze della magistratura con le relative conseguenze».

Divorzio, biotestamento, pillola ‘del giorno dopo’ Adinolfi ha anche ricordato la legge sul divorzio breve che ha avuto in parlamento un’accoglienza immediata, «ma con il risultato d’incrementare improvvisamente il numero dei divorzi del 52%». Ha poi ricordato la legge sulle Dat (biotestamento) emanata alla fine della legislatura, «che consente di interrompere nutrimento e idratazione al malato, facendole diventare, per legge, una terapia medica». Ed infine ha citato la liberalizzazione della vendita senza ricetta della ‘pillola dei 5 giorni dopo’: «Con questa liberalizzazione – ha detto il leader del Popolo della Famiglia – oltre a confondere una pratica abortiva con un contraccettivo, si è avuto un aumento esponenziale delle vendite: da 16 mila confezioni nel 2015 si è passati alle oltre 40 mila confezioni solo nell’ultimo anno».

Eutanasia Mario Adinolfi ha infine evidenziato che «senza un argine di valori, si inizieranno a fare ulteriori aperture meno mascherate e ipocrite all’eutanasia, superando la normativa attuale che prevede, per volontà del paziente, l’accompagnamento alla morte sotto gli atroci dolori della fame e della sete». Adinolfi ha concluso il suo intervento ricordando «la fatica ed il prezzo di un impegno politico con il Popolo della Famiglia, delle centinaia di denunce per diffamazione, tutte archiviate, oltre alle migliaia di pagine sui social network con offese pesanti sul piano personale».

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