Mille e cinquecento volontari, 219 seggi distribuiti in tutta la Regione e due euro per per scegliere il nuovo segretario regionale del Partito democratico. Una sfida a due, tra l’ex sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci e l’onorevole Walter Verini.
Le primarie del Pd
Oltre al segretario regionale – vacante da quando si dimise Giacomo Leonelli dopo la pesante sconfitta alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo – saranno scelti anche i 250 membri dell’assemblea regionale tra i 500 che si sono candidati: 95 nel collegio Perugia 1, 93 in quello di Perugia 2 e 63 a Terni. Potranno votare tutti gli iscritti e gli stranieri residenti o studenti che si sono registrati online fino allo scorso 11 dicembre. Due visioni diverse, due percorsi e due immaginari differenti per cercare di risollevare le sorti di un Partito che i sondaggi nazionali consegnano a circa il 17% dei consensi mentre in tutta Italia il primo partito sembra essere la Lega di Matteo Salvini. Dopo gli sgambetti alla presidente Marini attraverso le dimissioni, poi rientrate, dell’assessore regionale alla sanità Barberini, riuscirà a conquistare la maggioranza dei consensi l’ex sottosegretario originario di Cerreto di Spoleto? Oppure avrà la meglio il deputato di Città di Castello Verini?
Rigenerazione
Schierati, assieme a lui, troviamo la consigliera comunale Sarah Bistocchi per il collegio di Perugia 1, il sindaco di Gualdo Cattaneo Andrea Pensi a Perugia 2 e Francesco Filipponi, capogruppo in consiglio comunale a Terni. Tra gli altri candidati spiccano i nomi di Francesco Giacopetti, Elena Chioccoloni, Tiziano Scricciolo, Dario Sattarinia, Andrea Marconi e Lavinia Pannacci dell’Udu, Stefano Vinti, Serena Santagata. Volti giovani e freschi che si accompagnano al vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, Valeria Cardinali, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti e Massimo Alunni Proietti.
Il riformismo renziano
Obiettivo del dem Verini è di risollevare l’immagine di «un’Umbria che ha ceduto, come nel resto del paese, il passo alla paura e al rancore seminati dai nostri avversari». Gli elettori hanno bisogno delle scuse e di essere incoraggiati, chiarisce l’onorevole nel suo documento, mentre è necessario farsi carico di responsabilità politiche collettive. Non si scolla da Renzi, il deputato del Pd, ma specifica: «Quando il riformismo è stato percepito come mero decisionismo dall’alto si è consumato lo strappo – la parola d’ordine, ora, deve essere la volontà di aprire una nuova fase ispirata a un umanesimo sociale, un regionalismo più avanzato che metta l’Umbria al centro dei processi di innovazione nel centro Italia». Serve, dunque, un partito che pure nel rispetto dei ruoli sappia fare da ‘filtro’ tra la società, cogliendone i suoi mutamenti e le sue aspirazioni più alte e le istituzioni comunali, provinciali e regionali, soprattutto laddove governate dal Pd. «Perchè in Umbria questo senso di lentezza (almeno percepito) di cui parlavamo può essere superato lanciando con forza una fase di riforme profonde delle società che in questi anni sono mancate o sono rimaste incompiute».
La squadra di Bocci
Capolista per Gianpiero Bocci è il professore di Storia moderna all’università di Perugia Mario Tosti mentre, nel collegio Perugia 2, c’è il sindaco di Corciano e presidente dell’Auri Cristian Betti, per Terni è schierato invece l’ex assessore Emilio Giacchetti, ma scorrendo le liste si trovano anche i nomi di Erika Borghesi, Andrea Cernicchi, Massimiliano Presciutti, Nando Mismetti, Alfio Todini, Sandro Corsi. Vecchie e nuove conoscenze, anche in questo caso, «per riallacciare i fili con le tante persone che non guardano più a noi, sia per rafforzare i legami e il confronto con chi ancora ci segue – si legge nel documento programmatico di Bocci – per selezionare e formare nuovi dirigenti politici e amministratori onesti, maturi, e capaci di autonoma mediazione e sintesi politica».
Comunità democratica
Partecipazione, valorizzazione delle differenze, una scelta di campo definita in nome di un’Europa unita, ma anche solidarietà nei confronti dei più bisognosi, tutela dell’ambiente e sviluppo: sono queste le parole chiave per il candidato alla guida del Pd regionale Bocci. «Ho sempre creduto in questo progetto politico e adesso è giunta l’ora di mettere a disposizione del Partito la mia esperienza politica, la mia conoscenza del territorio e dei suoi problemi, la mia rete di relazioni, che possono riannodare i fili spezzati che hanno collegato per decenni la società umbra con i valori dei partiti di tradizione popolare. E per fare questo il mio programma punta soprattutto sui giovani, sulla possibilità di far crescere dentro il partito una nuova generazione di politici e di amministratori».