Bocci: «Voglio essere il ‘candidato del Pd’»

L’ex sottosegretario al ministero dell’Interno in lizza per la segreteria regionale del partito. Appello all’unità: «Insieme si vince»

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Il parcheggio dell’albergo è talmente pieno che sembra quasi non essere a un evento del Pd. Eppure Eurochocolate è finito e Claudio Baglioni canta dall’altro lato della città, a Pian di Massiano. Qui siamo invece a Ponte San Giovanni e c’è un evento sulla carta ‘minore’, come potrebbe essere l’ufficializzazione di una candidatura alla segreteria regionale. Ma i nomi sono quelli che contano e nei giorni precedenti è partito il tam tam dei big del partito ai fedelissimi: bisognava esserci. E ci sono (quasi) tutti. Ma soprattutto c’è lui: Gianpiero Bocci, 56 anni, da Cerreto di Spoleto, sottosegretario uscente, non rieletto il 4 marzo, che si candida a guidare il partito in Umbria. E per farlo chiede unità. Soprattutto a quelli contro cui ha combattuto in questi anni.

Verso il congresso

Tanti big in platea

«Se il Partito Democratico è unito vince – ha detto Bocci col suo tono pacato ma fermo – se è diviso perde anche in contesti dove è favorito. Il congresso deve essere una grande occasione per la festa dei democratici e delle democratiche dell’Umbria, soprattutto per quelli che sono rimasti delusi e amareggiati dal Pd perché magari non siamo stati all’altezza dei loro bisogni. Ma per essere credibile autorevoli occorre la partecipazione di tutti. Alla mia età non posso essere il candidato di una parte del Pd. Voglio essere il candidato di tutto il Pd».

«Costruire il futuro»

«Se noi cinquantenni, che siamo classe dirigente del Pd, non riusciremo a costruire una dirigenza giovane per il futuro del partito – ha proseguito Bocci – avremo fallito. Questo deve essere il nostro compito, a partire dai giovani sindaci e giovani consiglieri». E di cinquantenni ce n’erano parecchi in platea. La candidatura di Bocci alla segreteria regionale del partito è stata ufficializzata dal reggente Gianfranco Chiacchieroni ed è stata ‘battezzata’, oltre che dai fedelissimi di sempre (Marco Vinicio Guasticchi ha ritirato la sua candidatura per convergere su Bocci), anche dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, seduta in prima fila, che proprio contro Bocci corse – vincendo – alle primarie del 2010. Non mancano i ‘bocciani storici’ come l’assessore alla Sanità Luca Barberini, i consiglieri regionali Eros Brega e Andrea Smacchi e la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi.

L’INTERVENTO DI BOCCI (VIDEO)

Pensi-Meloni, i giovani sostenuti dai giovani

Non stringe la mano porta dai ‘cinquantenni’ la 27enne Claudia Dionisi, segretaria del Pd di Amelia che a stretto giro fa sapere: «Sostengo Andrea Pensi al prossimo congresso per l’elezione del segretario regionale del Partito Democratico. Occorre discontinuità. Vera. Il 4 marzo è stato l’urlo finale di questa urgente necessità». Andrea Pensi ha annunciato la sua candidatura in ‘ticket’ con Simona Meloni con una mozione che si chiama ‘Rigenerazione Democratica’, un titolo «che – dicono i due nel presentare la candidatura – rende il senso del nostro impegno per la costruzione di un pluralismo interno, che non sia l’esito di un accordo tra correnti, ma il frutto di una capacità di elaborazione e sintesi. Vogliamo affermare il potere delle idee, riscoprire il senso di una comunità di intenti respingendo affiliazioni e correntismi».

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