Qualità aria Terni: «Con progetto scorie Ast miglioramenti»

Approfondimento della commissione d’inchiesta regionale sull’area ternana e narnese: relazione del direttore Arpa Umbria Luca Proietti

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Appuntamento in commissione d’inchiesta ‘Verifica delle condizioni di inquinamento dell’area ternana e del narnese’ martedì mattina per il direttore regionale di Arpa Umbria, Luca Proietti. Focus in particolar modo sulla qualità dell’aria, l’emergenza covid-19 e, di riflesso, il progetto per il recupero delle scorie di Ast e Tapojärvi.

IL RESOCONTO ARPA PER IL 2019. FOCUS AST

Il trend decennale e il progetto

Proietti ha illustrato i dati dei monitoraggi a Francesca Peppucci (presidente della commissione, Lega), il vice Michele Bettarelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Daniele Nicchi (Lega) e Daniele Carissimi (Lega). In primis si è parlato del trend degli ultimi dieci anni che vedrebbe «un complessivo miglioramento della qualità dell’aria ed una riduzione degli inquinanti e delle polveri sottili legata a fattori ambientali e produttivi e alle prescrizioni a cui i siti di quel territorio hanno dovuto adeguarsi. La situazione – il resoconto – dovrebbe ulteriormente migliorare quando verrà portato a termine il progetto che prevede il riutilizzo delle scorie e la copertura della loro area di stoccaggio nell’acciaieria».

PROGETTO SCORIE AST: «PRONTI A COLLABORARE CON IL TERRITORIO»

Lockdown

Passaggio anche sulla fase di lockdown e le valutazioni sull’impatto in merito ad inquinamento e polveri sottili. Un tema già trattato la scorsa settimana in occasione dell’evento nella sede di Terni: «Dai dati di quel periodo sarebbe emerso che, sebbene il meteo e la situazione geomorfologica abbiano un ruolo importante, sono i camini a biomassa e i sistemi di riscaldamento obsoleti a riversare in atmosfera il 60% delle Pm10. Una rilevazione che, secondo Proietti, potrebbe tornare utile alle istituzioni e ai decisori politici per mettere rapidamente in campo le misure necessarie ad incidere su questa fonte di inquinamento. Una azione che, puntando anche a ridurre l’impatto sui cambiamenti climatici globali, dovrebbe incentrarsi su energie rinnovabili, efficientamento energetico e mobilità sostenibile».

«SCORIE, 100% DI RECUPERO»

De Luca sollecita

Il consigliere pentastellato al termine della relazione ha sollecitato azioni per la valutazione del livello di contaminazione dei terreni e «le conseguenze sull’agricoltura, la zootecnia e quindi la salute umana, auspicando l’impiego dei fondi già disponibili per la modernizzazione degli impianti di riscaldamento». Infine Carissimi: ha proposto una nuova analisi dei diversi inquinanti contenuti nelle polveri sottili e un monitoraggio sulle emissioni di tutti i camini industriali.

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