Quartiere Brin Terni tra degrado, rifiuti ed edifici fatiscenti: «Non più sostenibile»

Atto di indirizzo del consigliere Rossi dopo un sopralluogo con alcuni residenti: «Occorre attivarsi almeno impostando alcune possibili soluzioni»

Condividi questo articolo su

Il quartiere Brin di Terni ed i tanti problemi per i cittadini. L’area è finita in un atto di indirizzo del consigliere di Terni Civica Michele Rossi in seguito ad un sopralluogo con alcuni residenti: focus sul degrado e non solo.

LO SCONTRO PER DEMOLIZIONE/RICOSTRUZIONE IN VIALE BRIN

L’immagine negativa

«Mi è bastato fare un giro – spiega Rossi – accompagnato da alcuni residenti della zona, per rendermi conto ancora più a fondo dello stato di degrado in cui versa il quartiere che si sviluppa ai lati di viale Benedetto Brin. Uno scadimento che è ancor più profondo di quello che può saltare agli occhi da chiunque si fermi al semaforo o transiti velocemente lungo l’importante e trafficato viale che dall’istituto professionale (opera dell’architetto Bazzani e che versa in uno stato pietoso) da un lato e la prestigiosa fabbrica d’armi dall’altro conduce prima alle acciaierie e poi al nostro bene turistico più importante. Una immagine negativa che colpisce qualsiasi turista che dalla cascata entri in città attraverso quel viale o ne esca per raggiungerla. Ai lati del viale e nelle strade limitrofe tanta sporcizia, erbacce, asfalto consumato e marciapiedi impercorribili, rifiuti abbandonati tra edifici fatiscenti e negozi chiusi, e tanto disordine che spesso sfocia addirittura in risse in strada. Tanto che molte persone, soprattutto anziane mi hanno riferito di aver paura ad uscire di casa anche in pieno giorno».

VIALE BRIN/BRACCINI: ANCHE QUI SCONTRO GIUDIZIARIO PER LA DEMOLIZIONE

Non sostenibile

Inoltre ci sono «troppi edifici fatiscenti e decadenti – continua Rossi – con il risultato di un progressivo abbandono edilizio che ha lasciato che anche la qualità abitativa peggiorasse. Per molti cittadini, sia italiani che stranieri con cui ho parlato, si tratta di una situazione non più sostenibile per cui sono necessari diversi interventi di manutenzione stradale, della pubblica illuminazione, della segnaletica e della pulizia se non una vera e propria operazione complessiva e diffusa. È necessario poi che ci si ponga il problema dei possibili rischi di una separazione dei nuovi ternani dai vecchi. Per questo sarebbe necessario mettere in campo interventi che evitino che questo possa diventare un quartiere separato per immigrati con il forte rischio di segregazione. Si tratta di problemi assai complessi che non potranno essere tutti risolti ora sul finire di questa esperienza amministrativa ma per i quali occorre attivarsi almeno impostando alcune possibili soluzioni. Occorre comunque iniziare anche solo con piccole attenzioni manutentive provando a rallentare il degrado ed invertendo una rotta che pare già segnata».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli