Un milione, 328 mila e 320 euro. Questo il totale delle somme che verranno messe a disposizione del Comune di Terni in base quanto previsto dalla legge regionale 3 dell’8 aprile 2016, per la concessione dei contributi agli enti locali cui afferiscono le attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico-forza motrice.
Le polemiche Sulla legge era scritto che «la Giunta regionale è autorizzata a destinare, per l’anno 2016, agli enti locali cui afferiscono le attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico-forza motrice la somma di euro 2.000.000,00, per lo sviluppo territoriale negli ambiti del turismo, degli eventi per la valorizzazione del territorio locale, dell’ambiente e del decoro urbano», il dibattito è aperto da circa un anno.
Brega e Nevi A metà novembre 2016, la seconda commissione regionale aveva deciso all’unanimità di rinviare la discussione e il successivo parere sull’atto della giunta regionale. Il rinvio era stato proposto dal presidente Eros Brega alla luce dei rilievi dell’ufficio legislativo del consiglio in relazione alla mancanza di chiarezza su criteri e modalità di concessione dei contributi ai Comuni. Anche il presidente del gruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi si era scagliato contro quel provvedimento: «Vigileremo attentamente affinché non ci sia una sorta di ‘soccorso rosso’ al ‘compagno’ Di Girolamo, a cominciare dall’utilizzazione del tesoretto accumulato grazie all’aumento dei canoni idroelettrici provenienti per il 90% dalla Erg, che ammonta a circa cinque milioni di euro all’anno. Questi soldi non possono essere spesi per ripianare il bilancio del Comune ma occorre destinarli ad investimenti come prevede la legge». Qualche giorno dopo, però, la seconda commissione, con i voti dei commissari di maggioranza e l’astensione di quelli d’opposizione, aveva un parere favorevole sull’atto della giunta.
Gli impegni di Regione e Comune Tramite un Protocollo d’intesa si era poi stabilito che «la Regione Umbria si impegna a finanziare il progetto, mentre il Comune di Terni si impegna alla rendicontazione integrale delle spese effettivamente sostenute sulla base della trasmissione dei mandati di spesa quietanzati. Il Comune si impegna, inoltre, a restituire integralmente alla Regione le somme relative al progetto non realizzato, ovvero alle somme non rendicontate entro il 31 dicembre 2018».
I fondi In base ai criteri stabiliti dalla Regione dell’Umbria, stabilisce ora una determinazione dirigenziale, il programma del Comune di Terni si può articolare nei limiti massimi dei seguenti stanziamenti regionali: Asse Urbanistica ed assetto del territorio: 719.576 euro; Asse Sviluppo e valorizzazione del turismo: 196.248 euro; Asse Viabilità ed infrastrutture stradali: 392.496 euro. Sulla base delle finalità individuate il Comune di Terni intende effettuare un programma di iniziative ed interventi che, tenendo conto del 1° modulo sperimentale avviato nel 2016, potrà sviluppare un 2° modulo sperimentale denominato ‘Strategie integrate e obiettivi condivisi per una migliore qualità della vita a Terni».
LA DETERMINAZIONE DEL COMUNE DI TERNI
Gli obiettivi Il programma del Comune si articola su tre Assi di programmazione (Pps): Promozione del Territorio Locale; Immagine e vivibilità del Territorio; Reti infrastrutturali Sicure. «Il responsabile del programma, con la collaborazione di tutte le direzioni interessate e degli assessorati competenti ha redatto il progetto finalizzato alla partecipazione al bando regionale al fine di acquisire le risorse finanziarie per un importo complessivo di 1.308.320 euro. La Regione dell’Umbria ha acquisito la proposta progettale del Comune di Terni ai fini dell’ammissione ai benefici del contributo richiesto sui suddetti assi di programmazione».
I dettagli Il contributo è stato impegnato e liquidato contestualmente dalla Regione dell’Umbria, con questi specifici obiettivi: per ‘Politiche per la casa e riqualificazione urbana’ ci sono 719.576 euro a disposizione; per ‘Infrastrutture per la mobilità e politiche per il trasporto pubblico’ sono disponibili 392.496 euro: per ‘Turismo, commercio, sport e film commission’ sono 196.248 gli euro messi a disposizione. Tutti soldi da spendere e rendicontare entro e non oltre il 31 dicembre 2018.