Canoni idroelettrico, Terni la spunta

Arrivano i due milioni promessi dalla Regione, che saranno destinati anche a progetti realizzati in comune con Narni

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Saranno destinati a Terni, come previsto e con la specifica che dovranno essere utilizzati anche per progetti comuni con Narni, i due milioni di euro che, sulla base della legge regionale numero 3 di quest’anno, la giunta regionale ha deciso di «destinare, per l’anno 2016, agli enti locali cui afferiscono le attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico-forza motrice due milioni di euro per lo sviluppo territoriale negli ambiti del turismo, degli eventi per la valorizzazione del territorio locale, dell’ambiente e del decoro urbano». E nel territorio ternano c’è, com’è noto, la centrale di Galleto.

Fabio Paparelli

Fabio Paparelli

La richiesta Terni quei soldi li aveva chiesti, sulla base di ‘progetti pilota di settore’: il primo è relativo alla ‘Promozione del territorio locale’, il secondo a ‘Immagine e vivibilità del territorio’ e il terzo a ‘Reti infrastrutturali sicure’. E li avrà, perché, spiega il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, «la seconda commissione del consiglio, nella giornata di lunedì, ha preso atto della validità delle motivazioni che avevano portato la giunta a prendere in considerazione i progetti presentati da Terni, riconoscendo al Comune il giusto diritto a ricevere quei fondi». Anche se la cosa aveva provocato prese di posizione contrastanti e scambi di pareri anche polemici.

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La centrale di Galleto

La decisione La seconda commissione, con i voti dei commissari di maggioranza e l’astensione di quelli d’opposizione, ha infatti espresso un parere favorevole – seppur «articolato» – sull’atto della giunta. Nel documento votato viene infatti rilevato che «la deliberazione individua soltanto il Comune di Terni quale destinatario di tutte le risorse disponibili» senza considerare che «anche il Comune di Narni ha predisposto un proprio progetto suscettibile di essere finanziato». Sollecitazione, chiarisce Paparelli, «che sarà certamente fatta propria dalla giunta, che lunedì prossimo metterà a punto la bozza di protocollo da sottoporre a Terni e Narni, che potranno così dar vita anche a progetti comuni».

Raffaele Nevi e Eros Brega

Raffaele Nevi e Eros Brega

Asse Brega-Nevi Una curiosa assonanza si è registrata tra alcuni consiglieri regionali eletti a Terni. Prima di arrivare alla stesura del documento, infatti, il presidente Eros Brega (PD) ha lamentato il fatto che «la giunta regionale, nonostante le sollecitazioni da parte della commissione, non ha ancora risposto per fare chiarezza su criteri e modalità di concessione dei contributi ai Comuni» e che «alla commissione sono pervenute lettere dei Comuni di Ferentillo, Arrone, Alviano, Montefranco, Montecchio, Polino, Baschi e Guardea (che chiedono a loro volta dei chiarimenti; ndr) e l’auspicio è quello che la giunta regionale tenga conto delle istanze ricevute». Argomentazione che somiglia molto a quella di Raffaele Nevi (Forza Italia), secondo il quale sarebbe «necessario fare chiarezza sui criteri e sulla qualità dei progetti per l’assegnazione di risorse destinate allo sviluppo territoriale», mentre Andrea Liberati (M5S) chiede che «la Regione faccia una valutazione di insieme sulle concessioni idroelettriche, prevedendo grandi benefici per tutto il bacino idroelettrico. Bisogna chiedere canoni più sostanziosi, e questo è il primo punto per revisionare la legge per poi mettere a sistema l’assegnazione di risorse alle comunità».

 

 

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