Terni, dalla Regione due milioni di euro

La dotazione di fondi è relativa alla presenza nel territorio di “grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico-forza motrice”

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La premessa è che i fondi ci sono, che la legge regionale ne prevede lo stanziamento e che per il 2016 questi fondi possono essere quantificati in due milioni di euro. E il Comune di Terni se li vuole assicurare.

La specifica La legge regionale è la numero 3, approvata l’8 aprile di quest’anno, nella quale si legge che «la Giunta regionale è autorizzata a destinare, per l’anno 2016, agli enti locali cui afferiscono le attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico-forza motrice la somma di euro 2.000.000,00, per lo sviluppo territoriale negli ambiti del turismo, degli eventi per la valorizzazione del territorio locale, dell’ambiente e del decoro urbano». E nel territorio ternano c’è, com’è noto, la centrale di Galleto.

La richiesta Tutto ciò premesso, la giunta comunale di Terni – visto che, insomma, l’acqua del Velino che si mischia con quella del Nera, viene abbondantemente utilizzata per gli scopi previsti dalla legge ha deliberato, mercoledì mattina, di chiederli, quei soldi. E per farlo ha predisposto dei ‘progetti pilota di settore’: il primo è relativo alla ‘Promozione del territorio locale’, il secondo a ‘Immagine e vivibilità del territorio’ e il terzo a ‘Reti infrastrutturali sicure’.

I fondi Le voci per le quali la Regione metterà a disposizione 300 mila euro sono ‘Turismo’ e ‘Sviluppo e valorizzazione del turismo’; poi c’è un milione e 100 mila euro per  ‘Assetto del territorio ed edilizia abitativa’ e ‘Urbanistica ed assetto del territorio’; infine 600 mila euro andranno per ‘Trasporti e diritto alla mobilità’ e ‘Viabilità e infrastrutture stradali’. La cosa interessante, per il Comune, è che i fondi che arriveranno dalla Regione possono essere utilizzati, in tutti i casi, per ‘Spese correnti del bilancio di previsione 2016-2018’. E di questi tempi, ça va sans dire, i due milioni di euro rappresentano molto di più di una boccata di ossigeno per il Comune.

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