di Gianni Giardinieri
Nessun pesce d’aprile. Tantomeno un fulmine a ciel sereno. Siamo seri e soprattutto onesti. Che il rapporto tra Stefano D’Alessandro e Ignazio Abate fosse logoratissimo (eufemismo) lo si sapeva da tempo. E si era sfilacciato ben prima della famosa ‘notte dei lunghi coltelli’ dello scorso 6 febbraio.
Ternana: esonerati Abate e il ds Mammarella. In panchina arriva Liverani
Idem per Carlo Mammarella, da molti mesi ai margini del sodalizio rossoverde (alcune scelte del calciomercato di gennaio non crediamo siano farina del suo sacco). Così come riteniamo di poter dire che il nuovo tecnico rossoverde, Fabio Liverani, avesse già in tasca un contratto firmato con le Fere. Lui e i suoi collaboratori.
Tutto scritto quindi? Non proprio. Abate, che forse (unico o quasi) non si aspettava l’esonero, sarebbe potuto rimanere sulla panchina della Ternana ad una sola condizione: vincere sempre. O comunque rimanere attaccato all’Entella, a non più dei tre punti sindacali per poter sperare nel sorpasso all’ultimo miglio, in casa della capolista.
Il derby di ritorno contro il Perugia è stato un’unghiata ad una ferita già aperta. L’umiliante sconfitta di Lucca (l’aggettivo usato ci sembra d’obbligo) il sale sparso sopra di essa. Oggi la classifica parla un linguaggio chiaro: il campionato può perderlo solo la squadra di mister Gallo. La Ternana ha il dovere di non mollare ma è chiaro che l’attuale piano ‘A’ è concentrarsi sui play off.
E’ questo fattore che ha dettato i tempi della decisione del cambio alla guida tecnica. Dare a Liverani il tempo per capire le caratteristiche di ogni singolo giocatore, per mettere giù un nuovo sistema di gioco. Solo il tempo ci dirà se la mossa del ‘salto del cavallo’ si sarà rivelata giusta.
Va riconosciuto però fin d’ora che è stata coraggiosa, perché esonerare un allenatore che ha comunque portato a casa 72 punti ed è secondo in classifica non è facile. E figlia del convincimento di aver messo a disposizione del tecnico ex Milan una Ferrari che non riusciva a mandare il contagiri a fondo scala.