Sangemini: «Trattative con partner»

Tavolo al Mise con Acque Minerali d’Italia: «Piano entro 120 giorni, ci sarà anche nuovo assetto organizzativo. Riprende produzione»

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Dal 16 marzo è pronta a ripartire al 60% la produzione di Acque Minerali d’Italia, per crescere poi gradualmente fino a tornare a pieno regime, intanto sono confermate le trattative con alcuni possibili partner che potrebbero entrare in società: è quanto emerso dal tavolo di crisi aperto dal ministero dello sviluppo economico per l’azienda delle acque minerali – di cui fa parte anche la Sangemini-Amerino -, che nei giorni scorsi ha presentato richiesta di accesso al concordato preventivo in bianco. Tavolo che si è svolto in videoconferenza, vista l’emergenza coronavirus, e al quale oltre ai rappresentanti aziendali e ai sindacati nazionali hanno partecipato anche i rappresentanti delle varie Regioni coinvolte, tra cui l’Umbria.

ISTITUZIONI SERRANO LE FILA

Covid-19, necessaria la ‘cassa’

Gli effetti del covid-19 in questa fase si fanno sentire inevitabilmente sulla produzione, visto che della pandemia non ne ha risentito il consumo casalingo, quanto quello di hotel, ristoranti e bar. Per questo – ha spiegata l’azienda – verrà richiesta l’attivazione della cassa integrazione, a partire da quella in deroga. Nell’ambito dellla procedura di concordato, il management ha anche confermato che entro i 120 giorni prestabiliti verrà presentato il piano per riprendere quote di mercato e realizzare un nuovo assetto organizzativo. Previsto anche un tavolo di coordinamento tra i vari soggetti interessati, al quale l’azienda comunicherà settimanalmente gli sviluppi della procedura.

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