Sangemini, istituzioni serrano le fila

Incontro tra rsu e sindaci, il 9 marzo videoconferenza con la Regione e l’11 audizione in commissione consiliare. Colloquio tra Pessina e Clementella

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Continua ad essere alta l’attenzione intorno alla situazione della Sangemini-Amerino, per la quale ad inizio settimana la proprietà ha annunciato – così come le altre aziende del gruppo Acque Minerali d’Italia – il deposito della domanda di ammissione al concordato in bianco. Giovedì si è svolto un incontro tra le rsu unitarie degli stabilimenti e i sindaci del territorio, all’indomani di un colloquio intercorso tra il presidente Massimo Pessina e il primo cittadino di San Gemini, Luciano Clementella.

LA VICENDA SANGEMINI

La telefonata con il sindaco

Pessina, spiegano le rsu, «ha esposto le motivazioni per cui ha aperto il concordato in continuità (sperando con esito positivo) del gruppo a causa soprattutto della crisi finanziaria». Il concordato, ha sottolineato, sarà «lo strumento per la riorganizzazione dell’intero gruppo, per la tutela e la salvaguardia occupazionale, per il rilancio della produzione della stagione corrente». Infatti ha affermato che entro i prossimi 15 giorni le fabbriche riprenderanno in toto la produzione. Il sindaco Clementella ha richiesto di porre forte attenzione ai siti produttivi umbri e di essere aggiornato per aggiornare a suo volta i sindacati delle azioni che verranno intraprese.

Calendario di appuntamenti

All’incontro di giovedì erano presenti anche il sindaco di Acquasparta Giovanni Montani, quello di Montecastrilli Fabio Angelucci, e di Terni Leonardo Latini. Nell’occasione è stata sottolineata «l’importanza dell’audizione in seconda commissione consiliare regionale richiesta dal consigliere Daniele Carissimi» che si terrà l’11 marzo. Inoltre, alla videoconferenza fissata per il 9 marzo alle 15 con gli assessori regionali Morroni Roberto e Fioroni Michele la rsu chiedono che ci sia la partecipazione, vista l’importanza, anche delle istituzioni locali. Ma è all’incontro al Mise del 12 marzo, che sarà svolto anch’esso in videoconferenza, che – ha riferito il sindaco Clementella – Pessina rivolge particolare attenzione «per la fase riorganizzativa avviata». «La rsu unitariamente spera in una ripresa produttiva immediata – spiegano i delegati di fabbrica – per un rilancio dei nostri marchi, e in un confronto costruttivo tra le parti».

Pessina scrive ai lavoratori

Intanto lo stesso Pessina ha mandato un messaggio a tutti i dipendenti del gruppo in cui conferma che la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo ‘in bianco’ è stata presentata «per garantire la prosecuzione delle attività industriali». «In tal senso – scrive Pessina – si prevede di elaborare un piano di ristrutturazione che contempla analisi di carattere tecnico, commerciale, legale e finanziario funzionali alla definizione del piano industriale a supporto della proposta di concordato. L’accesso a tale procedura non pregiudicherà la capacità produttiva della società. Teniamo a sottolineare che non è prevista la chiusura di alcuno degli stabilimenti di proprietà di Ami. Prevediamo, inoltre, una rapida riattivazione della produzione presso gli impianti che sono in attesa delle forniture necessarie. L’intento è quello di avviare un percorso che porti Ami ad affrontare in maniera competitiva e a pieno regime la stagione estiva, servendo i propri clienti con il supporto di tutta la filiera produttiva, approfittando delle opportunità commerciali offerte dalla stagionalità». Ma sul mantenimento dell’occupazione, sottolinea qualcuno, nessun riferimento.

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