Sanità, ‘Piani triennali’: l’Umbria fa il punto

I dg delle Aziende ospedaliere in Regione. Duca: «A Perugia il patrimonio immobiliare è di 170 milioni di euro». Dal Maso: «A Terni 30 milioni di fabbricati e 2,9 milioni di terreni»

Condividi questo articolo su

Dopo l’incontro con i vertici delle Aziende sanitarie regionali, la prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, lunedì ha ascoltato in audizione i direttori generali delle due Aziende, Emilio Duca e Maurizio Dal Maso, in merito ai ‘Piani triennali del patrimonio 2016-2018’ da loro adottati. Insieme ai direttori erano presenti anche Marco Ercolanoni, direttore amministrativo Azienda ospedaliera di Perugia, e Riccardo Brugnetta, direttore patrimonio Azienda ospedaliera di Terni. Mercoledì 15 marzo, prima di presentare i ‘Piani triennali’ all’Aula, la prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria si confronterà con l’assessore Luca Barberini.

In audizione è stato innanzitutto ricordato che la redazione del ‘Piano triennale del patrimonio’ rappresenta, in questo caso, una prima fotografia, «poiché si tratta di uno degli adempimenti introdotti nella legge ’18/2012′ e recepito successivamente dal ‘Testo unico della sanità’». È stato anche sottolineato che «questi ‘Piani patrimoniali’ sono piuttosto semplificati in quanto le Aziende ospedaliere, di norma, non dispongono di patrimoni se non quello istituzionale». Nel corso dell’audizione è stato precisato che nessuna struttura delle due aziende ospedaliere ha subito danni dal sisma del 2016.

Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca e Marco Ercolanoni hanno spiegato che «le disponibilità del patrimonio immobiliare sono relative esclusivamente alla funzione ospedaliera e concentrate in due uniche realtà e poli. Di fatto vengono identificati tutti gli immobili destinati alle funzioni assistenziali sanitarie del Polo unico di Sant’Andrea della Fratte. All’interno di quest’area viene individuata sia la componente dell’edificio adibito ad attività assistenziali, sia le pertinenze circostanti, alcune delle quali sono adibite ad aree di parcheggio». Accanto a queste due realtà, legate a Sant’Andrea delle Fratte, «il patrimonio immobiliare si completa con altre due realtà ubicate nel vecchio quartiere di Monteluce: un edificio ex farmacia ospedaliera, di cui oggi una parte viene adibita a magazzino e un’altra parte, di 800 metri quadri, concessa in locazione alla società in house ‘Umbria Salute’. Sempre in quest’area, è presente il vecchio posteggio di via del Favarone per il quale è stato ipotizzato un percorso di alienazione. Secondo stime attuali il patrimonio immobiliare dell’Azienda ospedaliera è stato quantificato in 170 milioni di euro».

Azienda ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso e Riccardo Brugnetta hanno, invece, detto che «è in fase di sviluppo un progetto che verrà sottoposto alla Regione riguardante l’ampliamento del Dea – Dipartimento emergenza e accettazione ndr. – dell’ospedale. Si tratta di un ampliamento fisico per permettere la possibilità di dar luogo ad una serie di attività in maniera nuova e diversa rispetto alla situazione attuale. Nella programmazione viene evidenziato il blocco della proprietà a fini istituzionali, c’è poi una proprietà che riguarda un terreno residuo delle donazioni dell’ex ente ospedaliero. Da aggiungere un blocco formato da tre situazioni interne alla struttura e ad uso commerciale affittate al bar interno, ad una struttura commerciale, oltre ad altri locali adibiti a sportello bancario. Una novità della pianificazione triennale riguarda un intervento significativo per l’acquisizione di un edificio limitrofo all’Azienda, denominato ex Milizia di proprietà Ater per un valore di 6,7 milioni di euro. Il patrimonio attuale corrisponde a 30 milioni di fabbricati e 2,9 milioni di terreni».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli