Le case di cura private sul territorio, il convenzionamento con il sistema sanitario regionale e il riequilibrio dei posti letto tra la provincia di Perugia e quella di Terni. Non poteva che esserci questo argomento tra i più ‘battuti’ della maxi II commissione consiliare di mercoledì pomeriggio sul piano sanitario e le prospettive future: protagonista l’assessore Luca Coletto, il dg della Usl Umbria 2 Massimo De Fino, il dg dell’ospedale Santa Maria Pasquale Chiarelli, il neo dg della Usl Umbria 1 Massimo Braganti – direttore della sanità umbra negli ultimi tempi – e il sindaco Leonardo Latini. Il mirino è ovviamente sul tentativo della Ternana di realizzare il progetto stadio-clinica privata.
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Le case di cura private
A tirare fuori il tema è stato il capogruppo del M5S Federico Pasculli: «Le normative attuali consentono la redistribuzione dei posti letto per le cliniche private?». Da ricordare che per ora sono cinque e tutte sul Perugino (quattro nel capoluogo, una a Foligno). Ed il progetto rossoverde prevede una struttura sanitaria con 10o posti convenzionati su 203 totali. Bene, si fa? «Il privato convenzionato viene pagato con soldi pubblici e deve essere complementare alla programmazione pubblica, è chiaro. Le case di cura possono fare quello che vogliono se fanno privato su privato. Una volta stabilita la necessità di convenzionare scattano le verifiche tecniche e di sostenibilità, poi la giunta prende atto. In definitiva i privati fanno ciò che dice la Regione. Meglio, mi correggo, fanno ciò che serve ai pazienti umbri e alla sanità regionale». Messaggio per qualcuno?
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La difficile redistribuzione
In questo discorso si innesta la redistribuzione dei posti letto pubblici convenzionati attuali. E anche in questo caso l’assessore regionale ha fatto presente che la storia non è proprio così semplice: «C’è una commissione che ci sta lavorando. Una volta assegnate le convenzioni toglierle è abbastanza difficile. Ma non c’è alcun tipo di preclusione: i tecnici sono al lavoro per far sì che ci sia un equa distribuzione dei posti privati accreditati. Ma, ripeto, sotto programmazione regionale affinché facciano ciò che serve alla sanità pubblica e non quello che occorre a loro. Progetto Ternana? Stiamo facendo delle valutazioni, quando i tecnici della Regione ci daranno ok andremo avanti». Strada in salita. Nel contempo da Perugia hanno affidato all’università del Sacro Cuore di Roma – ad averlo riportato è Sporterni – una consulenza da poco meno di 40 mila euro, motivo? Assistenza giuridica per l’indizione della conferenza di servizi per il progetto del club rossoverde. A volerla è proprio la direzione sanità e welfare che rientra nella sfera di competenza dell’assessore Coletto.
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