Mauro Balata e i presidenti delle società ‘dentro’ la B a 19 squadre sono stati chiari: «L’Aic? Venerdì sera si parte con Brescia-Perugia, stop». Insomma, l’azione dell’Associazione italiana calciatori e le dichiarazioni del presidente Damiano Tommasi – c’è lo stato di agitazione, dello sciopero nemmeno l’ombra – non hanno cambiato pressoché nulla: tre giorni e si inizia, nel mezzo (mercoledì) il più che probabile rinvio ufficiale dei calendari della Lega Pro in attesa della mattinata romana del 7 settembre al Collegio di garanzia del Coni. In tutto ciò c’è da registrare una novità, un altro atto a firma del commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini sul regolamento del torneo. Tutto scontato. E torna la firma di Antonio Di Sebastiano sul quale, avvocati e non, si è dibattuto a lungo negli ultimi giorni. Venendo al campo prosegue l’opera di ‘demolizione’ della squadra 2017-2018: via anche Favalli, mentre in entrata si avvicinano le ufficialità per il centrocampista del Milan Tommaso Pobega e la punta del Torino Karlo Butić.
FABBRICINI CAMBIA GLI ARTICOLI 49 E 50 NOIF, MA DI SEBASTIANO NON FIRMA: IL CAOS DEL 13 AGOSTO
Firma o non firma L’ultimo atto del 73enne romano – giovedì mattina atteso in Umbria, Bevagna, per il conferimento della cittadinanza onoraria – non avrebbe nulla di particolare da segnalare in realtà. Sì, perché l’articolo 13 comma 1 delle Noif è chiaro: le decisioni adottate – commissario o no – e dagli enti operanti sono a doppia firma, del presidente e del segretario federale. Roberto Fabbricini e Antonio Di Sebastiano dunque. Che infatti ci sono nel caso del comunicato ufficiale numero 50 pubblicato lunedì pomeriggio da via Allegri. Ciò che non è normale – il fatto è stato evidenziato non solo dai legali della Ternana, ma anche dall’avvocato esperto in diritto sportivo Cesare Di Cintio e dall’ex direttore generale della Federazione Antonello Valentini – la triplice mancanza nei comunicati ufficiali 47, 48 e 49, quelli decisivi per la modifica del format della serie B.
L’atto numero 50 è il primo firmato da Fabbricini post bagarre del 13 agosto e, guarda caso, ha in ‘dote’ anche la firma di Di Sebastiano. C’è qualcosa di anomalo insomma, come già sottolineato da diverse parti d’Italia. Veniamo al contenuto: si tratta del mero regolamento per la composizione della classifica, dei playoff, delle promozioni e delle retrocessioni. Tutte questioni già note. Da segnalare che solo in un passaggio viene citato uno dei due articoli modificati il 13 agosto, il numero 49. Gira e rigira è storia di firme. Si parlerà anche di questo venerdì 7 settembre davanti a Franco Frattini (presidente), Mario Sanino, Dante D’Alessio, Massimo Zaccheo e Gabriella Palmieri.
Favalli al Catanzaro, arrivano altri ‘under’. Caccia a Chiricò Il capitano Defendi e Gasparetto. Ecco chi resta – al di là degli esuberi Albadoro, Di Paolantonio, Taurino e Salvemini – della scorsa stagione dopo la partenza dell’esterno in direzione Calabria: niente scambio con il difensore dei giallorossi Matteo Zanini, ma cessione diretta (la quarta nella stessa direzione) senza contropartite tecniche. Per quel che concerne il mercato in entrata ultimi quattro giorni per definire la rosa: vicini ad essere ufficializzati il classe ’99 Pobega, ex capitano della ‘Primavera’ del Milan, e la punta 20enne (compiuti proprio oggi) Butić, in grande spolvero con la maglia della ‘Primavera’ del Torino (firma prevista mercoledì). Focus anche su Cosimo Chiricò, esterno offensivo del Lecce malvoluto in Puglia da una parte della tifoseria: il procuratore spinge per restare in B nonostante – nel caso la situazione restasse così – la certezza di non essere protagonista con la squadra di Liverani. Il ds Danilo Pagni ci prova: richiesta della società di Semeraro (all’inizio si era discusso di un acquisto a titolo definitivo) e replica rossoverde con prestito e diritto di riscatto. Vedremo. Senza dimenticare l’opzione (‘tagliato’ ovviamente in caso di risposta positiva dei pugliesi e soprattutto del 26enne di Mesagne) Gianluca Sansone.
