Serie B a 19 squadre, la mossa di Fabbricini

Via libera al calendario con tre squadre in meno grazie alla modifica degli articoli 49 e 50 delle Noif da parte del commissario. Giunto in extremis. Ternana prosegue la battaglia

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Mauro Balata

 «Abbiamo agito sempre con massima trasparenza e correttezza, ringrazio tutti i presidenti delle società: siamo stati uniti e compatti, LegaB è nel rispetto delle regole». Così Mauro Balata, al termine della compilazione dei calendari lunedì sera, ha difeso la Lnpb affermando di aver ricevuto l’ok della Figc per la B a 19 squadre. Come mai lo ha incassato? Semplice, il commissario straordinario della Figc ha modificato (pdf pubblicato alle 20 inoltrate, nel bel mezzo della bagarre in via Rosellini a Milano) gli articoli 49 e 50 delle Noif, in quest’ultimo caso con un «qualora vi siano concreti rischi che non sia garantito il regolare e/o tempestivo avvio del campionato, il Consiglio Federale, con delibera assunta con la maggioranza dei tre quarti dei componenti aventi diritto al voto, sentita la Lega interessata, può modificare il numero di squadre partecipanti ai campionati in corso con effetto immediato, anche prevedendo un numero inferiore o superiore rispetto a quello previsto dall’art. 49 delle Noif». Comodo e con tempismo perfetto, guarda caso. Scappatoia trovata, ma con rischi di mezzo. Ovviamente la Ternana e gli altri club interessati al ripescaggio andranno avanti per vie legali. Non si parla solo di giustizia sportiva, anzi: via della Bardesca e Catania, in primis, si stanno già attrezzando per perseguire a livello personale le menti principali di questa ‘pratica’ per ridurre l’organico. Ci sarebbero infatti diversi profili di illeggittimità. Martedì previsto il deposito di un ulteriore ricorso per chiedere sospensiva. E occhio anche al Coni che, in linea teorica, potrebbe dire a Figc e Lnpb ‘così non va, vi ricordate il provvedimento di Frattini dello scorso weekend’?

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E la Ternana, a poche ore dalla presentazione dei calendari per la serie B a 19 squadre a Milano, aveva proseguito la ‘guerra’ per il ripescaggio senza attendere: via della Bardesca ha depositato lunedì mattina un nuovo ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro l’azione della Lnpb sulla riduzione d’organico. Stefano Bandecchi parla di «furto di legalità, comportamento più vicino alla criminalità che all’onestà». Intanto il sindaco Leonardo Latini e l’assessore allo sport Elena Proietti inviano una missiva nei confronti dello stesso Fabbricini, di Giovanni Malagò e di Giancarlo Giorgetti.

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Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Figc

Il nuovo ricorso al Collegio La società rossoverde – alla pari della Pro Vercelli – ha depositato alle 9 il ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro la delibera della Lnpb datata 31 luglio 2018: gli atti che, senza l’assenso ufficiale della Figc, hanno spinto verso la serie B a 19 squadre. Non l’unico motivo al centro dell’attenzione. Ognuno ha le sue strategie: in primis – sempre che la Federcalcio non intervenga per stoppare la Lnpb – non mostrare ‘quiescenza’ rispetto alla doppia iniziativa della Lega del presidente Mauro Balata. La Ternana chiede «in via cautelare, di sospendere, inaudita altera parte, l’efficacia esecutiva dei provvedimenti e delle decisioni impugnate e di tutti gli atti connessi e consequenziali e, per l’effetto, di ordinare alla Lnpb di presentare, entro un brevissimo termine dallo stesso stabilito, le certificazioni previste per la Lega dal C.U. n.18 del 18 luglio 2018, oltre a ordinare la pubblicazione del calendario di serie B per la stagione sportiva 2018/2019 solo dopo il completamento dell’organico a 22 squadre e, qualora ciò non sia possibile e/o più attuabile, di ordinare alla Lnpb di compiere tutte le attività necessarie a definire un calendario con 22 squadre, anche eventualmente dopo l’inizio delle gare ufficiali, ponendo in essere per tale fine ogni atto ed iniziativa necessaria affinché le tre società ammesse successivamente a completamento dell’organico a 22 squadre possano recuperare le giornate di campionato già disputate dalle altre società già ammesse al Campionato di Serie B; nel merito, di annullare i provvedimenti e le decisioni impugnate, nonché ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente ai predetti provvedimenti e decisioni, ordinando alla Lnpb il compimento di tutti gli atti già indicati nelle richieste cautelari». Cosa si impugna? «L’annullamento del provvedimento assunto dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B del 31 luglio 2018 con il quale la predetta Lnpb si è rifiutata di emettere le certificazioni di sua competenza, previste dal C.U. n. 18 del commissario straordinario in data 18 luglio 2018, nonché della decisione assunta dalla medesima Lnpb di pubblicare il calendario del Campionato di Serie B 2018/2019 con l’organico a 19 squadre, resa nota dalla predetta Lega il 10 agosto 2018, e di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente ai predetti provvedimenti e decisioni».

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Stefano Ranucci

Nello scorso weekend era stata la Lega Pro a muoversi – nei confronti di Fabbricini – con una diffida ufficiale: «Fermati, ci sono violazioni degli articoli 49 e 50 delle Noif. Non cambiare format a 19 squadre», il messaggio in sintesi lanciato del 73enne dirigente romano. Per ora, né da un verso né dall’altro, sono arrivate ulteriori comunicazioni in merito alla B con riduzione d’organico e la presentazione dei calendari di lunedì sera alle 19. Nella bagarre generale c’è inoltre il decreto a firma Frattini, presidente del Collegio di garanzia del Coni, che sospende l’esecutività della provvedimento impugnato da Ternana, Siena e Pro Vercelli (Cfa) bloccando Novara e Catania in attesa del giudizio collegiale del 7 settembre.

IL SINDACO LATINI E L’ASSESSORE ALLO SPORT SCRIVONO A FABBRICINI, MALAGÒ E GIORGETTI

Stefano Bandecchi

Bandecchi si rifà sotto «Il fatto che la compilazione – alle 14.13 arriva la comunicazione del ‘patron’ rossoverde – di questo calendario a 19 squadre, così come stabilito dalla Lega avverrà alle 19, è secondo me una ulteriore aggravante morale di quello che sta succedendo, che è gravissimo. Per l’Italia tutta, non solo per il calcio, in mano a un gruppo di persone che in questo momento si sta collocando più vicino a una attività illegale che a una legale. Questo sta accadendo nel silenzio di tutti, della Federazione, del Coni e, aggiungo, della presidenza del Consiglio che, sovraintendendo alla attività del Coni, sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola. Mi assumo in pieno – prosegue Bandecchi – la responsabilità di quello che sto dicendo. Quello che si sta perpetrando è un furto di legalità, e non solo. Si pensi al rapporto tra un semplice cittadino e le istituzioni, un rapporto istiuzionale e di fiducia che viene completamente a mancare nel momento in cui mi viene chiesto di versare 700 mila euro a fondo perduto per il ripescaggio e poi le regole non vengono rispettate e i ripescaggi non fatti e chi dovrebbe invece far rispettare la legalità sta in silenzio non facendo i ripescaggi e avallando quello che sta succedendo. Spero comunque di essere smentito dai fatti prima delle 19.  Rispetto al silenzio, a questo atteggiamento da ignavi non mi rimane che avere fiducia in quei magistrati che pochi giorni fa hanno ripristinato una parte di legalità. Staremo a vedere se oggi si darà vita a quello che io ribadisco essere un comportamento più vicino alla criminalità che alla onestà».

Elena Proietti e Leonardo Latini con Alessio Foconi

Il Comune scrive a Malagò, Fabbricini e Giorgetti «In qualità – la missiva inviata al presidente del Coni, al commissario straordinario della Figc e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport – di amministratori della città di Terni, seguiamo con attenzione da tempo seguendo il susseguirsi delle vicende relative alla programmazione del prossimo campionato di Serie B, di cui la locale squadra Ternana Calcio e soggetto interessato. Con estrema preoccupazione, in questi giorni apprendiamo che si sta profilando l’eventualità di un calendario composto da sole 19 società. Una decisione in tal senso escluderebbe la squadra della nostra città dal campionato cadetto, a nostro avviso ingiustamente. Non ci risultano sussistenti, infatti, i presupposti regolamentari per modificare l’ordinamento per l’imminente campionato. Inoltre, posto che era stato annunciato un avvio a 22 squadre, le compagini escluse da una scelta cosi repentina quanto imprevedibile subirebbero un pesante pregiudizio sotto il profilo economico. Senza poi considerare il rischio del possibile incandinarsi di numerosi ricorsi, cui conseguirebbero ritardi e disfunzioni. In un momento come questo riteniamo necessario, se non indispensabile, che ci sia una volontà condivisa di tutelare l’immagine del calcio italiano, con azioni e condotte di assoluta correttezza e trasparenza. Ciò passa dal rigoroso rispetto delle regole e dalla valorizzazione di quelle realtà ‘virtuose’, come la Ternana Calcio, che non hanno subito penalizzazioni e che si muovono nell’ambito dei criteri di correttezza finanziaria. Confidiamo, quindi, che sia fatto tutto quanto possibile a tutela della legalità e dell’etica dello sport». In tutto ciò la Lega Pro è pronta a rivolgersi alla giustizia ordinaria con ricorso d’urgenza – articolo 700 codice procedura civile – per bloccare il decreto federale di Fabbricini.

Il Comune e la giustizia ordinaria Martedì mattina a palazzo Spada non resta che prendere atto della situazione: «Con rammarico –  dicono sempre Latini e Proietti – constatiamo che i nostri appelli al rispetto della legalità e dell’etica dello sport non sono stati accolti. Soltanto lunedì abbiamo scritto una lettera a Giovanni Malagò presidente del Coni, a Roberto Fabbricini commissario straordinario Figc e a Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport affinchè, nella composizione del campionato di calcio di serie B, venisse osservato un rigoroso rispetto delle regole e consentita una valorizzazione delle società virtuose come, appunto, la Ternana. Quanto accaduto lunedì ha dell’incredibile. Modificare in corsa una norma, così come è stato fatto durante un iter amministrativo giunto quasi a conclusione, per di più da parte di un organo commissariale straordinario della Figc – concludono il sindaco e l’assessore – costituisce un precedente grave perché toglie ogni certezza del diritto. Confidiamo che la giustizia ordinaria faccia il suo corso per ricondurre nella giusta direzione l’intera vicenda».

Raffaele Nevi «È veramente scandalosa – il deputato di FI si è espresso su facebook – la decisione della Federazione gioco calcio di far disputare il campionato di serie B a 19 squadre in barba alle regole della stessa Federazione. Al di là della penalizzazione per la Ternana calcio è una vicenda che getta discredito sullo sport e per questo occorrerebbe una iniziativa forte del governo».

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