Avellino ‘tagliato’, Ternana in attesa

Ripescaggi, il Collegio di garanzia del Coni non ha ancora ricevuto il ricorso. Fere al ‘Liberati’ in attesa di acquisti per completare la rosa. Denominazione sociale, ritorno al passato

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Walter Taccone al Liberati lo scorso maggio

Nessuna sorpresa, i ripescaggi per il campionato di serie B 2018-2019 – salvo un’utopica riammissione della Virtus Entella a causa dei guai del Cesena, giovedì c’è l’udienza alla Cfa – saranno tre. L’Avellino ha terminato le cartucce a sua disposizione per tentare di mantenere il professionismo: il Tar del Lazio, nella figura di Giampaolo Lo Presti, ha respinto la domanda per la sospensiva cautelare urgente del provvedimento di esclusione. In sostanza gli irpini dovranno ripartire dalla serie D, lasciando liber un ulteriore posto in cadetteria. La Ternana? La battaglia sul ripescaggio prosegue ma, in via ufficiale, il Coni al momento non ha comunicato la ricezione del ricorso post ‘no’ della Cfa in merito alla sentenza del Tfn favorevole al Novara. Ci sarà. Intanto il ridotto gruppo a disposizione di Luigi De Canio ha svolto la prima seduta d’allenamento stagionale al ‘Liberati’ (esclusi i test pre-ritiro di Cascia) in attesa del test di mercoledì sera con il Pomezia e soprattutto di nuove acqusizioni per completare l’organico.

LE MOTIVAZIONI DELLA CFA: TERNANA PRONTA A PRESENTARE RICORSO AL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI

Paolo Tanda e Mario Rosario Spasiano

Ternana in via Flaminia per l’Avellino I legali rossoverdi – Fabio Giotti, Massimo Proietti e Mario Rosario Spasiano, non c’era Paolo Tanda – hanno presenziato al dibattimento al Tar del Lazio come parte controinteressata all’ultimo, definitivo tentativo di riammissione in B del club irpino. In questo caso non ci sono state sorprese: il decreto monocratico di Lo Presti ha escluso l’Avellino dal campionato 2018-2019 lasciando – senza possibilità di uscita questa volta – un altro posto vacante da colmare. E qui inizia un’altra storia, finora rivelatasi negativa per via della Bardesca. Prossimo step il Collegio di garanzia del Coni che, in giornata, ha ricevuto i ricorsi di Como e Prato ma non quello delle ‘Fere’: a stretto giro è attesa la comunicazione anche per la società rossoverde. Così come quella legata alla Pro Vercelli.

LA LEGA PRO ‘UFFICIALIZZA’ I TRE RIPESCAGGI, POI IL PASSO INDIETRO. CAMPIONATO A RISCHIO SOSPENSIONE

L’avvio della seduta di martedì

Sul campo in attesa del mercato L’attenzione è quasi esclusivamente sulla sfida per il ripescaggio. Intanto martedì pomeriggio, in coincidenza con la ‘bomba d’acqua’, i rossoverdi sono scesi in campo al ‘Liberati’ con 17 elementi: dire che sono pochi è un eufemismo, ma lo sa bene sia la società che lo staff tecnico. Il trainer lucano ha già più volte manifestato pubblicamente il fatto di «essere in ritardo» sulla composizione della rosa e il problema, al di là del fattore incertezza legato alla categoria e al numero di ‘over’ da poter acquistare, è che l’ultima ufficializzazione in entrata risale ormai al 26 luglio (Vives): da allora due settimane senza nuovi innesti. Tra gli obiettivi più concreti l’ex Federico Furlan, Gianluca Sansone e il 20enne croato Karlo Butić, punta di proprietà del Torino. Vedremo mercoledì sera De Canio cosa dirà in merito allo scenario attuale. C’è da sottolineare che il numero uno della Lega Pro, Gabriele Gravina, in un’intervista concessa a Il Corriere dello Sport ha detto che «molte squadre hanno già fatto richiesta per ottenere finestre di mercato extra poiché sono in mezzo a due categorie. E allora probabilmente slitterà pure la seconda e non so dove finiremo». Lo spettacolo del calcio italiano insomma.

IL ‘PARTICOLARE’ MESSAGGIO DI BANDECCHI POST SENTENZA DELLA CFA

Il Coni

Denominazione sociale, si torna all’origine. La confusione della Cfa Nel documento della Cfa ha catturato l’attenzione anche la confusione della Corte nel nominare la società di via della Bardesca: Ternana Unicusano Calcio S.p.A., Ternana, Unicusano Ternana, Unicusano Ternana S.p.A. e Unicusano Ternana S.r.l. (?) le denominazioni utilizzate nell’atto da quattordici pagine. In giornata invece il Tar del Lazio si è ‘accontentato’ di Ternana Unicusano Calcio S.p.A.. Tutti datati o sbagliati rispetto alla situazione attuale: da fine luglio infatti i rossoverdi – il cambio di logo era già avvenuto a maggio – sono tornati a chiamarsi Ternana Calcio S.p.A. a otto mesi e mezzo dal precedente cambio. Il passaggio c’era stato infatti a metà settembre, ora alle spalle.

 

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