Serie B, col Pordenone l’esordio di un Perugia ancora in costruzione

Sabato pomeriggio esordio in campionato a Lignano Sabbiadoro. Ma la squadra è ancora monca

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PORDENONE PERUGIA: LA PARTITA

di P.C.

C’è da chiedersi a cosa serva la preparazione precampionato se sistematicamente si aspetta l’ultima settimana di mercato per completare la squadra. Una fastidiosa abitudine che accomuna quasi tutte le squadre – ci mancherebbe – ma che in alcune realtà, come Perugia, è ormai una costante.

PORDENONE-PERUGIA: I CONVOCATI E LA CONFERENZA DI ALVINI

Stavolta il tempo c’era

E se l’anno scorso c’erano mille attenuanti (la retrocessione dopo i playout, il calendari rivoluzionato dal Covid, il cambio dirigenziale, la necessità di cambiare la rosa a fronte di vincoli contrattuali ed economici) quest’anno, con promozione conquistata a maggio, ci poteva essere la legittima aspettativa di avere una squadra già in buona pare costruita ai nastri di partenza della stagione.

Compiti fatti in ritardo

E invece, come i cattivi studenti che aspettano la notte prima degli esami per buttarsi sui libri, il Perugia arriva alla vigilia del calcio d’inizio del campionato (ma c’è già stata la Coppa Italia la scorsa settimana) praticamente senza mezza squadra e con almeno tre giocatori (Vano, Melchiorri e Di Noia) in lista di sbarco, un portiere che era stato messo fuori rosa ed è stato reintegrato per l’impossibilità di essere piazzato (Fulignati), diversi elementi che Alvini sta recuperando alla causa (Rosi, Falzerano, Sounas…) ma che potendo scegliere liberamente (loro e la società) sarebbero andati via.

Il ‘sogno’ Di Carmine e la ‘realtà’ De Luca

Manca un attaccante che dia la sensazione di poter diventare un punto di riferimento per il reparto (si parla di un ritorno di fiamma per Samuel Di Carmine, che pure non si era lasciato benissimo con il presidente Santopadre che dopo un tira e molla annunciò l’addio del bomber in conferenza stampa provocando la reazione stizzita dell’attaccante toscano). Fra domanda e offerta ballano 100/200 mila euro. Più percorribile la pista Manuel De Luca (ex Chievo, ora alla Samp, da cui arriverebbe in prestito), che è sempre una prima punta, ma del tutto diversa per fisico e movimenti da Di Carmine.

Le altre esigenze

Risolta con Ferrarini quella del laterale destro (se la giocherà con Falzerano, con Rosi inserito nel pacchetto difensori e alla bisogna impiegabile sulla fascia), restano quelle di almeno un altro centrocampista e di almeno un altro difensore, oltre ad una alternativa d’esperienza a Lisi sulla fascia sinistra, rappresentata al momento da Righetti, giovane di belle speranze, molto stimato in società (è stato scelto come modello per la presentazione delle nuove maglie) considerando che Dell’Orco dovrebbe essere il centrale di sinistra nello schieramento a tre.

La starting list

In tutte le proiezioni, giornalistiche e dei bookmakers, il Perugia viene inserito fra le squadre che si giocheranno al massimo la salvezza. Non è una cattiva notizia, visto che, storicamente, ogniqualvolta il Perugia sembrava poter competere per la promozione (l’anno di Giunti e l’anno di Oddo) poi la situazione è naufragata in modo inimmaginabile. Alvini è persona seria e competente e ha già dato un gioco alla squadra, che potrà togliersi soddisfazioni. Ma sia lui che il presidente hanno ammesso che manca qualcosa al Perugia. E la coppa ha già fatto capire tante cose: l’occasione fallita da Vano al 94esimo di Genoa-Perugia dimostra che volontà e idee possono molto, ma poi se al momento di buttarla dentro la metti fuori le partite le perdi.

Pordenone-Perugia, convocati e conferenza di mister Alvini

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