Serie D, l’inchiesta coinvolge l’Umbria

Sotto inchiesta presidente e allenatore del Trestina per aver ricevuto un tentativo di combine dal Viareggio (non andato a buon fine) e non averlo denunciato. I due si dichiarano innocenti

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di P.C.

Leonardo Bambini e Enrico Cerbella, presidente ed ex allenatore del Trestina, squadra umbra di serie D, risultano indagati per frode sportiva insieme ad altre 11 persone nell’inchiesta aperta dalla procura di Lucca per un presunto tentativo di combinare sei partite della scorsa stagione di serie D, da parte di alcuni tesserati del Viareggio. Secondo la procura, i due sarebbero stati contattati nel tentativo di ‘aggiustare’ Trestina-Viareggio, poi comunque vinto dal Trestina 1-0. In una nota, il presidente Leonardo Bambini e il tecnico Enrico Cerbella dichiarano la «totale estraneità dai fatti citati», preannunciando che si tuteleranno nelle apposite sedi.

Sempre secondo la procura, ci sarebbe stato un tentativo anche con un’altra squadra umbra, il Bastia, anche questo finito male, visto che anche in quella circostanza i toscani sono tornati a casa con una sconfitta sul groppone. Gli altri indagati sono l’allenatore del Viareggio Andrea Macchetti, l’agente Fifa Daniele Piraino e l’ex difensore della Massese Alessio Mariotti; il dirigente sportivo senese Fabio Anichini, il ds dello Scandicci Mirko Garaffoni; ci sono anche due ex del Foligno poi fallito, Tommaso Volpi e Antonio Aiello. In totale, sei le partite sotto inchiesta, per combine non sempre riuscite. Il pm Aldo Ingangi ha depositato gli avvisi di conclusione di un’indagine.

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