Servizi educativi Terni: «La giunta smantella. Scontento lavoratori»

M5S e Pd: «Scelte unilaterali che ledono fortemente la professionalità di chi ha formazione e competenze maturate sul campo». Gentiletti (Senso Civico) chiede le dimissioni dell’assessore Fabrizi

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dei gruppi consiliari M5S e Pd Terni

La giunta Latini continua l’azione di smantellamento dei servizi educativi. Come forze di opposizione diamo massima solidarietà al personale scolastico del nostro comune, costretto a subire decisioni più utili a potenziare il ruolo dei privati che quello della pubblica amministrazione.

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Scelte unilaterali che ledono fortemente la professionalità di chi ha formazione e competenze maturate sul campo e rischiano di compromettere la qualità dei servizi. Riteniamo anche maldestro e discriminatorio l’atteggiamento tenuto a livello sindacale, un atto di immaturità politica che sta acutizzando una situazione che rischia di degenerare e avere reazioni a catena, considerando che questo assessorato ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, ma anche in altri ambiti il malcontento dei lavoratori dell’Ente è palese.

Ricordiamo all’assessora Fabrizi che quando ha preferito lo scontro al confronto in altri ambiti scolastici, ha visto le sue ragioni bocciate pesantemente con tanto di sentenze messe nero su bianco, ignorate da chi le ha affidato questo incarico delicato.

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Infine annunciamo fin da subito che faremo chiarezza sulla determina oggetto ‘Estensione Contratto di Appalto – Gara CIG 85437036C0 – ex Art. 106, comma 12 D.lgs. 50/2016’. L’assessora ha previsto di attingere alle supplenze degli insegnanti dei Sec non più dal bando in essere ma da un’agenzia interinale, tra l’altro agenzia interinale selezionata tramite gara indetta da un’altra direzione.

Ci chiediamo tra l’altro se questo sia corretto da un punto di vista amministrativo e cosa ne pensi in merito l’assessora al personale, che sembra subire sempre più passivamente le linee di indirizzo di altri dimenticando invece le responsabilità amministrative e politiche che il suo ruolo comporta. Tutte domande che sottoporremo con un’apposita interrogazione.

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di Alessandro Gentiletti (Senso Civico)

Ho formalmente richiesto al presidente del consiglio comunale di convocare la conferenza dei capigruppo per ascoltare i rappresentanti sindacali e le lavoratrici dei servizi educativi del comune di Terni. È fondamentale che possano esporre la loro posizione su quanto sta accadendo a tutti i rappresentanti politici eletti dai cittadini. Al sindaco chiedo invece di intervenire immediatamente in prima persona, riprendendo serene relazioni sindacali con tutte le organizzazioni come indicato dal Prefetto e se necessario procedendo ad avocare a sè le deleghe conferite all’assessora Fabrizi.

L’assessora, infatti, giova ricordare non è stata eletta dai cittadini, è di sua stretta fiducia e non è espressione di alcuna forza politica consiliare. ll ricorso a lavoratori esterni con contratti interinali per le supplenze brevi verso cui si sta indirizzando l’assessorato , non solo non ha alcuna utilità, ma pregiudica i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e introduce ulteriori incertezze in un modo particolarmente delicato.

Occorre infatti garantire alle famiglie che usufruiscono di servizi cosi importanti per i loro figli continuità dei professionisti e a questi i diritti conquistati. Occorre poi verificare prima lo scorrimento delle graduatorie già in essere, per non pregiudicare i diritti di chi ha partecipato a faticosi concorsi pubblici. Occorre infine non incentivare la stipula di contratti di lavoro precari e a tempo, aprendo anche in questo settore gli scenari di tensione, anche sociale, che abbiamo conosciuto in passato altrove, come in alcune partecipate.

Il cambio di rotta improvviso  e la riapertura immotivata delle tensioni con le forze sindacali, dopo l’impegno profuso da sua eccellenza il Prefetto nella procedura di raffreddamento, mette a repentaglio la credibilità dell’amministrazione e la credibilità politica di tutte le forze e i rappresentanti eletti  in consiglio comunale. Per questo sollecito pubblicamente il sindaco a intervenire e ad avocare a sè le deleghe dell’assessora Fabrizi.

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