Non si era ancora spenta l’eco dei festeggiamenti per la conquista del primo storico scudetto della Sir Safety Perugia che già cominciavano le prime polemiche, come se non ci fosse una Champions League da giocare e provare a vincere nel week-end a Kazan.
Il caso Zaytsev Inevitabile il primo pensiero vada ad Ivan Zaytsev, che sembra sempre più lontano dall’Umbria, nonostante le rassicurazioni di patron Gino Sirci («Ci sono tutte le condizioni affinché rimanga, dobbiamo firmare»). Il ragazzo ha fatto sapere di essere deluso per il mancato rinnovo e si sente libero di firmare con altre squadre che lo corteggiano da tempo (su tutte Modena). Preoccupati i Sirmaniaci che, dopo il punto decisivo, durante l’esultanza, urlavano allo Zar: «Zaytsev resta con noi». Decisive, per la decisione (che sembra irrevocabile) la scarsa chiarezza sul suo futuro e sul suo ruolo in squadra nella prossima stagione. Martedì sera c’è stato un incontro fra il presidente e il procuratore dello Zar per provare a ricucire.
Il palazzetto Altro nodo in vista della prossima stagione il palazzetto, la casa del Perugia Volley. Mentre in ambienti politici si litiga sul nuovo nome che lo trasformerà in Pala Barton – con buona pace di Giuseppe Evangelisti (anche se da ambienti comunali puntualizzano si tratterà di una sponsorizzazione non di una nuova intitolazione) – il patron della Sir alza la voce nei confronti delle istituzioni e chiede interventi alla struttura per aumentare la capienza. Il progetto c’è già: servirebbero dai 600mila al milione di euro per ottenere 1200 posti in più e riempire così i 4 spicchi non utilizzati, per arrivare a 5200 posti. «Stavamo stretti e scomodi durante la finale, meritiamo un altro palcoscenico», ha detto Sirci.
Visite istituzionali Intanto, il mercoledì della Sir è stato istituzionale, con visite in Regione e Comune, dove giocatori, allenatori e dirigenti sono stati ricevuti da Catiuscia Marini e Andrea Romizi, per portare in mostra le tre coppe del triplete. «Questa squadra, che ha giocatori di tante nazioni, è l’emblema di come lo sport abbia saputo unire l’Europa – ha detto la Marini – grazie al presidente e ad una società partita da lontano e arrivata fino allo scudetto credendo nella propria forza e nella forza della squadra e grazie a questi ragazzi che vengono da tanti paesi ma che consideriamo anche un po’ ambasciatori di Perugia e dell’Umbria, una terra che rappresenta molto per l’Italia come spiritualità ed arte». «Queste tre coppe che abbiamo davanti mi emozionano ancora oggi a distanza di tre giorni – ha detto Romizi – perché in pochissimi anni avete fatto qualcosa di unico ed avete conquistato una città ed una regione. Siamo felici che voi abbiate creduto in questo territorio, siete per tutti noi uno strumento di promozione».
Partenza per Kazan Farà bene ai giocatori stare lontani da Perugia per un paio di giorni prima delle partite. La comitiva bianconera partirà nella giornata di giovedì lasciandosi alle spalle polemiche, recriminazioni e qualche complimento di troppo: ci penserà il ‘martello’ Lorenzo Bernardi a rimettere tutti in riga in vista della sfida di semifinale contro i padroni di casa, che i Block Devils incontrarono in finale (perdendo) nella scorsa edizione. L’altra semifinale sarà fra Lube e Zaksa, con la prospettiva di una clamorosa rivincita della finale scudetto fra Perugia e Civitanova, addirittura in Champions Cev.