Spacciano a Maratta, pedinati fino a Cesi: arrestati in due

Terni, operazione della sezione antidroga della squadra Mobile nella giornata di venerdì. In manette un ternano ed un albanese

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Un cittadino italiano di 37 anni ed un albanese di 33: sono le persone arrestate venerdì scorso dagli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni, nella zona compresa fra borgo Rivo e Cesi, a Terni.

La cessione

Durante i servizi di osservazione, gli uomini dell’antidroga hanno notato i due a bordo di un’auto – una Lancia Y – nella zona di Maratta, intenti a cedere una dose di cocaina ad un cliente poi fermato ed identificato.

Droga nascosta lungo il tragitto

Di frontte alla conferma dell’attività di spaccio, la polizia si è messa sulle tracce dei due pusher che nel frattempo avevano preso la direzione di Cesi, zona di residenza del ternano. Per ben due volte gli spacciatori, lungo il tragitto, si sono fermati in zone isolate per nascondere qualcosa fra piante e boscaglia. Materiale che gli inquirenti hanno poi recuperato e sequestrato, a conferma di quanto condotto dai due sul territorio: in particolare un bilncino di precisione e circa 220 grammi di cocaina suddivisi in dosi pronte per lo smercio.

Fermati

Appena le condizioni di sicurezza lo hanno consentito, i due sono stati fermati dalla squadra Mobile e controllati. Il ternano, al volante dell’auto, aveva con sé un’altra dose di cocaina mentre le successive perquisizioni domiciliari hanno fatto emergere circa 6 mila euro in contanti, una parte degli incassi legati allo spaccio di stupefacenti.

Arrestati, le decisioni

Entrambi già noti alle forze di polizia per reati di droga e – l’albanese – per immigrazione clandestina, con espulsione coattiva emessa dal tribunale di Bolzano e datata maggio 2019, alla fine sono stati arrestati in flagrante per detenzione di droga a fini di spaccio. Allo straniero è stato anche contestato il rientro illegale in Italia. A seguito della convalida da parte del tribunale di Terni, il 37enne ternano si è visto applicare la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre il 33enne si trova ora in  carcere.

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