«Spariti gli attrezzi, ora come lavoro?»

Terni: il racconto di un imprenditore casertano che punta il dito contro un ex dipendente. «Mi ha chiesto 150 euro per restituirmeli»

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Un furto e anche qualcosa di più – la condotta raccontata è sospesa fra l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni e la più grave estorsione – che ha colpito un imprenditore di Caserta che per oltre 16 anni ha vissuto a Terni, ora tornato in Campania ma che in città mantiene un’attività di lavori edili e riparazioni ed un piccolo magazzino in zona San Valentino. A raccontare la vicenda, denunciata alla polizia di Stato casertana, è lo stesso imprenditore.

Il racconto

«Avevo assunto un operaio egiziano per un lavoro, ultimato il quale avrei liquidato il dovuto salvo poi chiudere il rapporto di lavoro, perché non mi aveva soddisfatto. Dopo aver definito ciò con l’operaio, era il 30 novembre, sembrava tutto a posto. Lunedì invece mi ha chiamato un altro mio operaio segnalandomi il fatto che dal nostro magazzino, un vecchio deposito a San Valentino, era sparito tutto: attrezzature, arnesi, libri contabili, timbri, persino i cavi elettrici. Dopo un po’, mentre ero in viaggio verso Terni per accertarmi dell’accaduto, mi ha chiamato l’operaio egiziano dicendomi che se volevo tutto indietro, avrei dovuto dargli 150 euro. A quel punto gli ho detto di restituirmi tutto e che avrei saldato le spettanze con un bonifico, ma non c’è stato nulla da fare. ‘Prima mi dai i soldi e poi ti restituisco il materiale’, ha risposto categorico».

«Perdo clienti e lavoro. Assurdo»

«A Terni – spiega l’imprenditore – ho verificato ciò che era successo e sono rientrato a Caserta, sporgendo poi denuncia in polizia il 4 dicembre. Due giorni dopo l’operaio ha richiamato sul cellulare di mia moglie, temendo forse la mia reazione, e ha detto che avrebbe restituito tutto ai carabinieri. Così non è accaduto. Ora, io a Terni al momento non posso lavorare perché non ho più circa 2.500 euro di attrezzature, sto perdendo lavori, clienti e quindi incassi, la situazione non si sblocca e il materiale sembra sia passato già di mano ad un’altra persona. Cosa spero? Che le forze dell’ordine facciano presto perché mi sembra tutto assurdo». In attesa che gli inquirenti accertino l’accaduto, questa è la sua versione dei fatti.

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