Quattro giorni intensi di sport ed emozioni che si chiudono con le ultime gare e le ultime premiazioni domenica mattina: ma la stagione delle piscine dello stadio è solo all’inizio, visto che il programma di eventi che ospiteranno sarà numeroso durante l’estate. La cerimonia di chiusura – sabato sera in piazza della Repubblica – ha sancito il saluto di Terni ai 33simi Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, un saluto che è solo un arrivederci perchè l’auspicio è che Terni e l’Umbria possano tornare ad ospitare un evento unico nel suo genere.
La soddisfazione Un evento che ha visto la partecipazione di poco meno di mille atleti con disabilità intellettiva, dietro i quali ci sono storie in cui lo sport rappresenta qualcosa di molto più grande della semplice competizione e del solo risultato. Storie di atleti e di famiglie che hanno saputo reagire alle difficoltà della vita e trovare nello sport di Special Olympics un percorso di riscatto, di inclusione, di autonomia. Un evento che non sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento di centinaia di volontari che si sono dedicati con impegno, passione e un pizzico di follia come ha ricordato Fabio Casali, presidente del comitato organizzativo locale e motore dell’iniziativa, per sua stessa ammissione «stanco ma divertito, sono stati giorni di continue emozioni e risate». Il vicepresidente Fabio Paparelli ha auspicato che il saluto di sabato sera fosse «un arrivederci, perché l’Umbria sarà lieta ancora di ospitare un momento di sport e di vita indelebile come questo. Un ringraziamento speciale a tutti gli atleti».
PISCINE DELLO STADIO: VILLAGGIO OLIMPICO SPECIAL OLYMPICS E RILANCIO
Il racconto di Lelia Ad un’atleta i particolare umbriaOn ha chiesto di raccontare le proprie sensazioni in questo giorno di chiusura. Lei è Lelia Bellesini ed era stata già ‘ospite’ della redazione insieme al papà – Gianfelice Bellesini è stato Prefetto di Terni prima di essere chiamato svolgere un importante delicato incarico dal Ministro dell’Interno – che è rimasto molto legato a Terni. Atleti soddisfatti di tutte le strutture cittadine che hanno ospitato le gare: le piscine dello stadio, sede del villaggio olimpico, ha trovato una risposta positiva da parte dei quasi trecento partecipanti coinvolti nel nuoto.
L’INTERVISTA A LELIA – IL VIDEO
La torcia in viaggio E sono stati proprio loro, gli atleti, i grandi protagonisti della cerimonia di chiusura, iniziata con la performance danzante della delegazione di San Marino, è proseguita con i saluti istituzionali con tutto lo staff Special Olympics (sia quello nazionale che quello locale) sul palco, e poi con il cerimoniale. L’ammaina bandiera e la consegna della bandiera Special Olympics da parte dell’atleta Matteo Temperoni, accompagnato dal responsabile dei volontari Luca Laurenti, nelle mani di Betty Podestà. E poi la riaccensione della torcia olimpica, con il fuoco del tripode, che è passata di mano, dall’atleta ternano Elia Colangeli all’atleta spezzino Daniele Giacomazzi, in vista del prossimo appuntamento con i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che dall’11 al 15 giugno si terranno proprio a La Spezia.