Spoleto, badanti sfruttate: scoperta maxi-truffa

Fiamme gialle denunciano imprenditore: in tre anni ha impiegato 231 lavoratrici irregolari ed evaso oltre 3 milioni di euro tra tasse e Iva

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Decine di lavoratrici irregolari o in nero – in particolari badanti – sfruttate e sottopagate, per un totale di oltre 2,5 milioni di euro sottratti a tassazione e quasi 700 mila euro di Iva evasa: è quanto ha scoperto la guardia di finanza di Spoleto, nell’ambito di un’operazione che ha messo fine ad una maxi-truffa.

Come funzionava

Le fiamme gialle spoletine hanno appurato come una società, che opera nel settore dell’assistenza per anziani e disabili, ha impiegato, nel corso di tre anni, ben 231 lavoratori irregolari o ‘in nero’, motivo per il quale è stato possibile avviare la procedura per l’irrogazione di una maxi-sanzione. La società applicava ai clienti tariffe bassissime, possibili grazie all’elargizione alle badanti di stipendi ben al di sotto di quanto gli operatori del settore percepiscono normalmente, così da poter sbaragliare la concorrenza. Ai dipendenti venivano anche applicate ulteriori ritenute arbitrarie e, per completare il quadro, non venivano effettuati né i versamenti contributivi né quelli necessari per garantire le coperture assicurative contro gli infortuni sul lavoro. Il tutto applicando ai servizi resi un’aliquota Iva molto più bassa di quella normativamente prevista. Al termine dell’attività il rappresentante legale della società è stato denunciato per i reati di omessa dichiarazione e mancato versamento di ritenute.

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