Spoleto, anche il consiglio di Stato boccia De Augustinis: ora è davvero finita

Il sindaco sfiduciato chiedeva di sospendere gli effetti della decisione del consesso dopo le sue dimissioni. Ma i giudici hanno confermato la decisione del Tar

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Umberto De Augustinis perde anche l’ultimo round al Consiglio di Stato nel procedimento di ricorso contro la sua decadenza da sindaco e la legittimità del voto di sfiducia in consiglio comunale dello scorso 11 marzo. Confermata quindi la necessità di nuove elezioni, per le quali sono già cominciati a delinearsi candidati e schieramenti.

DE AUGUSTINIS A SPOLETO

Nuovo stop

I giudici della terza sezione hanno respinto la richiesta di sospensiva avanzata dall’ex sindaco, confermando così la decisione del Tar Umbria che già in precedenza aveva stoppato la richiesta dell’ormai ex primo cittadino.

Quelle dimissioni in extremis

Il nodo del contendere erano quelle dimissioni che De Augustinis aveva presentato di getto, durante la seduta, come mossa estrema per evitare il voto del consesso, che invece ha continuato le operazioni in sua assenza.

Si può sfiduciare un sindaco dimissionario

I giudici del Consiglio di Stato, come già quelli del tribunale amministrativo regionale, hanno confermato che a seguito delle dimissioni volontarie del sindaco, l’organo consiliare conserva il potere di esercitare la mozione di sfiducia e di votarla, ai sensi del testo unico degli enti locali.

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