Spoleto, 4 luglio 2018
Un pubblico di grandi e bambini quello che ieri sera ha gremito le gradinate del Teatro romano di Spoleto. Noi di umbriaOn eravamo presenti per raccontarvi l’opera ‘Cenerentola insieme’, tratta da ‘La Cenerentola’ di Gioacchino Rossini, prodotta dal Teatro lirico sperimentale di Spoleto ‘A. Belli’ – Teatro lirico dell’Umbria.
Lo spettacolo, prodotto grazie al sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali, della Regione Umbria e grazie alla collaborazione dei comuni di Cascia, Norcia e Vallo di Nera, la Comunità Agostiniana di Santa Rita e l’Alveare di Santa Rita da Cascia, è già stato messo in scena a Cascia e Norcia riscuotendo notevole successo di pubblico e coinvolgendo oltre 115 artisti, la maggior parte provenienti dalla Valnerina e dalle zone colpite dal sisma del 2016. Un progetto, quello di ‘Canto per la Valnerina’, con una forte valenza sociale e impatto culturale sulle popolazione coinvolte.
Tornando allo spettacolo, mentre il vociare impaziente dei più piccoli riempie il silenzio del teatro, il direttore del festival Giorgio Ferrara, il regista dell’opera Andrea Stanisci e il direttore generale del Teatro lirico sperimentale Claudio Lepore hanno preso a turno la parola per esprimere la soddisfazione di questa felice collaborazione fra le due importanti realtà artistiche spoletine, in un periodo in cui il Teatro lirico sperimentale versa in una situazione di particolare difficoltà.
Silenzio in sala, dunque, lo spettacolo inizia. Gli sguardi dei bambini, particolarmente incuriositi per quello che sta avvenendo in scena, si muovono da una parte all’altra del palco mentre l’orchestra, l’Ensemble di fiati del Teatro lirico sperimentale ‘Canto per la Valnerina’, inizia a intonare le note del prologo.
Per primo, fa il suo ingresso il coro dei bambini – composto dal Piccolo Coro della Valnerina e dal Piccolo Coro di Spoleto – non presente nella versione originale di Rossini, seguito da tutti gli altri personaggi. Come racconta il regista Andrea Stanisci: «I bambini sono i figli di Cenerentola e Don Ramiro. (…) Siamo tutti ad una festa di famiglia, ad un anniversario di matrimonio (da quanto sono sposati? Non importa. Anche il seguito delle favole non ha tempo), il coro sono gli amici, le sorellastre le zie, don Magnifico il nonno, Dandini l’amico di famiglia che di fatto è uno zio acquisito. E i bambini vogliono che i genitori raccontino, ancora una volta, come si sono conosciuti. (…) Tutti i presenti conoscono la storia e la rivivono, contemporaneamente attori e spettatori». Sul palco, uno spettacolo godibile, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.