Sport fermo, l’ASI: «Perplessità totale»

Il comitato regionale umbro se la prende tanto con il Governo quanto con la Regione: «All’aperto sì e presso le strutture no. Non ha senso»

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del comitato regionale ASI Umbria

Esprimiamo forte preoccupazione per la sostanziale proroga, da parte del Governo, della indiscriminata paralizzazione dell’attività sportiva. Ancora una volta, lo sport viene spogliato della sua valenza sociale ed educativa, con incomprensibile trascuratezza della funzione di garanzia per la salute della popolazione tutta. Nessuno auspica un approccio irresponsabile o scellerato, ma occorre procedere alla riapertura, immediata, per tutte quelle strutture che nel rispetto delle norme e dei protocolli anti Covid, possono tornare a svolgere la propria attività in piena sicurezza. Per coloro che, invece, non sono in grado di sostenere gli standard richiesti servono, subito, ristori seri. Non possiamo, altresì, esimerci dal manifestare forti dubbi e perplessità riguardo la nuova ordinanza regionale firmata dalla presidente Tesei, ulteriormente ristrettiva rispetto alla disposizioni nazionali. Incomprensibile ovvero paradossale consentire l’attività sportiva presso aree attrezzate e parchi pubblici ed allo stesso tempo vietare la medesima attività, svolta all’aperto, presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in spregio alle diverse strutture, soprattutto palestre, del territorio che, a seguito della diffusione della pandemia, hanno fatto importanti investimenti per offrire servizi all’esterno, nel pieno della sicurezza.

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