Tajani a Norcia: «L’Europa sarà vicina»

Il presidente del Parlamento Europeo nelle zone colpite dal sisma. La conferma: «A marzo qui una celebrazione ufficiale e tornerà anche Gentiloni». Nuova scossa nella notte

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Fino a due miliardi di euro dall’Europa per la ricostruzione nell’area del ‘cratere’: si è parlato anche di questo, lunedì mattina a Norcia, durante la visita del presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani. Una boccata d’ossigeno che, se e quando arriverà, potrebbe rappresentare una base solida per la rinascita dei territori del centro Italia colpiti dai recenti terremoti.

L’Europarlamento a Norcia Nella giornata di domenica, durante le tappe nelle Marche, Tajani aveva ribadito che «organizzeremo a Norcia la celebrazione per il sessantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma e sarà presente anche il presidente del consiglio Paolo Gentiloni». Dal presidente del parlamento europeo la conferma che l’evento si svolgerà proprio a Norcia, intorno al 25 marzo, con la riunione dei capigruppo dell’Europarlamento.

PARLA ANTONIO TAJANI – IL VIDEO

A Norcia La giornata di lunedì – iniziata con i ‘passaggi’ ad Arquata del Tronto, Amatrice e Campotosto – si concluderà a Norcia, dove, accompagnato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ha visitato il villaggio dove sono state allestite le prime 18 Sae consegnate domenica, per poi iniziare a mettere a punto i dettagli dell’evento che coinvolgerà tutti i gruppi del parlamento europeo.

LA CONSEGNA DELLE SAE – LE FOTO

Le prime 18 Sae La sigla sta per Soluzioni abitative in emergenza.  Sono state realizzate da un consorzio di imprese umbre, in particolare ternane, incaricate dal Consorzio nazionale servizi (Cns). Undici sono da 40 metri quadrati – con una camera da letto, soggiorno con angolo cottura e un bagno – e sette da 60 metri quadrati, con una cameretta in più. All’interno c’è tutto: mobili, elettrodomestici, stoviglie, tovaglie, persino dei fiori, posizionati sul tavolo, ad accogliere i neo inquilini, che ora riabbracciano la normalità dopo le violente scosse di questi mesi. Entro la settimana, dovrebbero essere ultimate le procedure per la consegna definitiva delle 20 ‘casette’ già assegnate a Norcia.

PARLA UN CITTADINO: «FINALMENTE LA CASA»

Le Sae ‘in attesa’ in via XX Settembre

Il sindaco e le ‘casette’ Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, lunedì mattina ha spiegato che le 20 Sae in costruzione in via XX Settembre, dovrebbero essere consegnate entro domenica 5 marzo. La ‘casette’ – per la verità – sono già pronte, ma il villaggio non può essere ‘aperto’ in quanto i lavori di urbanizzazione sono piuttosto indietro rispetto ai tempi previsti. I tecnici delle imprese costruttrici della Sae, intanto, stanno già lavorando alla realizzazione di altre 63 ‘casette’ nella zona industriale, che in futuro dovrebbe ospitarne altre 90.

La Basilica Il presidente Tajani è poi tornato davanti alla Basilica di San Benedetto – approfittando della passeggiata sul corso per acquistare dei salumi e dei formaggi tipici – confermando che quella della ricostruzione del simbolo della città è una delle priorità.

LA NIPOTE DI CECILIA AMICI: «FINALMENTE LA CASA»

L’abbraccio e le lacrime C’è un anziano signore, casetta Sae numero 2, che si guarda attorno con lo sguardo di un bambino al Luna Park. Ha visto il proprio mondo, quello di una vita, distrutto nel giro di una notte e ora finalmente si ritrova con la casa. Intabarrato nel giaccone antivento, col cappello da cui escono ciuffi di capelli, bianchi come i baffoni, e un volto segnato dalla vita, prima ancora che dal terremoto. Non te lo immagineresti mai che possa commuoversi fino alle lacrime. E invece è così: fa giusto in tempo a prendere la chiave e – confuso dalla folla, dalle telecamere, dai fotografi – si lascia guidare da un’addetta della Protezione Civile: infila la chiave nella toppa, entra nella casa, si guarda attorno, non sa che dire. L’addetta smorza l’imbarazzo proponendo un selfie. Lui non capisce, sopraffatto dall’emozione, la abbraccia e sussurra: «Grazie per quello che avete fatto». E in quel momento si sente prorompere un singhiozzo.

SAN PELLEGRINO, L’ABBRACCIO DELL’ADDETTA COMMUOVE – VIDEO

Servono 3200 Sae «Oggi è un momento in cui San Pellegrino, ma anche l’Italia guarda al futuro: si può affermare che fra tanti problemi che dobbiamo affrontare, lo Stato c’è, funziona e risponde alle emergenze – ha detto l’assessore regionale Cecchini – nonostante i tanti disagi, il maltempo, le scosse, il freddo intenso, siamo riusciti a consegnare in un tempo ragionevole le prime casette. Certo, lo Stato ha bisogno dei suoi tempi, ma ci sono delle procedure da rispettare». «Parlare di ‘ricovero temporaneo’ sembra molto riduttivo – aggiunge Borelli della Protezione Civile- queste sono strutture che hanno tutti i comfort del caso. In questi mesi abbiamo registrato un fabbisogno un di circa 3200 Sae. Solo qui a Norcia ne servono 210. E stiamo ancora procedendo alle verifiche di agibilità, da cui potrebbero venire fuori ulteriori fabbisogni».

Nuova scossa Nella notte tra domenica e lunedì, intanto, la terra ha tremato ancora: una scossa di magnitudo 4.0 – con epicentro a Montereale (AQ) e avvertita distintamente in tutta l’aera interessata dall’attività sismica iniziata il 24 agosto – è stata registrata alle 4,13.

 

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